Ragazzi modenesi faccia a faccia con gli amministratori locali per confrontarsi su esperienze e idee di cittadinanza giovanile a partire da percorsi di formazione e inserimento occupazionale. Ma anche per un dialogo aperto sul tema dei diritti comuni e sull’eredità della scuola di Barbiana di don Milani, dove chi sapeva di più aiutava gli altri. Sono alcuni dei temi su cui lavorano enti e associazioni modenesi riunite nel Tavolo di Coordinamento dei Centri di aggregazione giovanile che dal 13 al 15 giugno propone su questi temi “Ricreazioni: giovani tra diritti e futuro”.
Il Tavolo, coordinato dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena, è formato da realtà educative e sociali che si occupano dei luoghi in cui giovani tra i 12 e i 25 anni si incontrano per sviluppare competenze in attività sportive, culturali, ricreative, d’informazione e formazione finalizzate a prevenire il disagio. “Il ruolo rinnovato dei Centri di aggregazione che offrono ai giovani occasioni di incontro unitamente a proposte educative – afferma l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Poggi – va incontro all’esigenza di relazioni positive in grado di rendere i giovani più fiduciosi nel futuro e quindi propensi ad agire e a partecipare nonostante la condizione di precarietà in cui si trovano a vivere, come è emerso anche dalla recente ricerca sulla Precarietà giovanile”.
La tre giorni, aperta a tutti e in programma al parco XXII Aprile, si snoderà tra laboratori, attività sportive, giochi e performance artistiche. A confrontarsi con i giovani saranno il presidente della Fondazione Ceis di Modena don Giuliano Stenico e gli assessori comunali Fabio Poggi, Francesca Maletti e Adriana Querzè. Del Tavolo di Coordinamento fanno parte: associazioni Alchemia, Animatamente, Arci, Città e Scuola, Gavci, cooperativa Girasole, Get Il Ponte della cooperativa Don Bosco, Fondazione S. Filippo Neri; Pastorale Diocesana Giovanile e Comune di Modena attraverso gli assessorati alle Politiche giovanili, all’Istruzione, alle Politiche sociali e l’Ufficio politiche delle sicurezze.
Il tavolo rientra tra le azioni per lo sviluppo della legalità e della cittadinanza responsabile promosse dalla Regione Emilia Romagna attraverso il progetto GerGo. Nell’ambito delle stesse, l’assessorato alle Politiche giovanili promuove Infobus, il camper con cui da maggio a ottobre contatta i gruppi giovanili informali presenti sul territorio. “Il progetto – spiega Poggi – ci permette non solo di tenere monitorati i fenomeni che si sviluppano tra i giovani, dal modo di divertirsi e stare insieme alle ultime tendenze, ma soprattutto di ascoltare in un contesto spontaneo le richieste, i problemi, le proposte dei giovani e, infine, ci consente di coinvolgerli in alcuni percorsi di cittadinanza e inserimento lavorativo che proponiamo anche nei Centri di aggregazione”.
DAL CONFRONTO CON I POLITICI AL CALCETTO
Inizia giovedì 13 giugno alle 16 con i laboratori creativi di Arci e Ludoteca Strapapera a base di sale colorato la tre giorni “Ricreazioni: giovani tra diritti e futuro” in programma al parco XXII Aprile (ingresso da via Toniolo). L’iniziativa è organizzata dal Tavolo di coordinamento dei Centri di aggregazione giovanile assieme ad assessorato Politiche Giovanili del Comune, Provincia di Modena e Regione Emilia-Romagna.
Alle 17.30 il primo dei tre appuntamenti che vedranno i giovani confrontarsi con amministratori locali. All’incontro su esperienze, pratiche, idee di cittadinanza giovanile interverrà l’assessore comunale alle Politiche Giovanili Fabio Poggi insieme a padre Giuliano Stenico, presidente della Fondazione Ceis Modena. E alle 21 sarà l’assessore comunale alle Politiche sociali Francesca Maletti a partecipare al dibattito “Giovani che credono nel dialogo. Insieme per una società fondata sui diritti comuni”.
Il pomeriggio di venerdì 14 giugno a cura di Alchemia sarà per tutti sui pattini, mentre è dedicato all’eredità trasmessa alle attività di doposcuola e sostegno scolastico dall’esperienza di Don Milani e della scuola di Barbiana l’incontro delle 18 con l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè. Dopo torneo di calcetto e premiazione, alle 21 lo spettacolo “Adolescenti” è della Compagnia stabile Scuola d’Arte Talentho.
Sabato 15 giugno Ricreazioni si contamina con la sagra della parrocchia di San Giovanni Evangelista per un pomeriggio con giochi d’acqua, di una volta e torneo di bocce. Inoltre, nelle tre mattinate dalle 9 alle 13 parco XXII Aprile ospiterà la selezione del bando “Trasparenze. Visioni attraverso il contemporaneo” a cura del Teatro dei Venti, mentre le News di Ricreazioni saranno a cura del gruppo del giornalino “Siamo ragazzi” che dedicherà un numero speciale all’evento.
Hanno, infine, già preso il via gli appuntamenti di “Aspettando Ricreazioni” in cui la riflessione nasce dal lavoro di ricerca compiuto da alcuni neolaureati modenesi (Sarita Lalla , Alessandro Farina e Angela Bellone) che per le loro tesi di laurea hanno scelto il contesto dei Centri di aggregazione giovanile. Il prossimo appuntamento è per mercoledì 5 giugno alle 9 nella sala riunioni di via Padova 149.
TRA ARTE E BAR NO ALCOL, 20 MODI DI STARE INSIEME
Corsi, concerti, laboratori, sport, sostegno scolastico, alfabetizzazione informatica, giochi e animazione. Sono le attività che impegnano adolescenti e preadolescenti in una ventina di Centri di aggregazione giovanile del territorio modenese, un’eterogenea realtà di spazi, circoli e net garage che rappresenta un punto di riferimento per centinaia di ragazzi. Si va dal Gavci che, partito dal volontariato verso gli anziani, ha poi risposto alla necessità di un luogo in cui i ragazzi potessero fare i compiti, come accade al Centro il Ponte della Cooperativa Don Bosco, a quella della cooperativa Girasole che, muovendo i primi passi in un ex sede di partito ad Albareto ha dato vita a un centro educativo che parla agli adolescenti anche attraverso teatro, canto e danza con la Scuola d’Arte Talentho. Dal Circolo Alchemia, tradizionale caposaldo del parco XXII Aprile, che, sorto per intervenire sulla problematicità dei ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti, è arrivato a fare di un bar analcolico un luogo d’incontro e aggregazione, all’associazione Animatamente che prende avvio da una realtà voluta dal Centro diocesano di pastorale giovanile e in cui confluiscono le esperienze educative degli oratori. Da Arci Modena, che collabora in vari modi e propone percorsi e spazi rivolti ai giovani come la Ludoteca Strapapera, alla Fondazione San Filippo Neri che nei servizi residenziali per studenti mantiene l’attività educativa come obiettivo primario. Senza dimenticare i Net garage, la Tenda e, l’ultimo nato, lo Spazio Happen al complesso R-Nord.
Accanto alle consuete attività, i Centri di aggregazione giovanile sono percorsi da diversi progetti promossi dall’assessorato alle Politiche giovanili, come “Anch’io Vinco”, che offre a 100 giovani tirocini formativi nelle imprese ed esperienze di volontariato, “Giovani protagonisti” per promuovere il protagonismo giovanile e la formazione professionale di alcuni giovani coinvolti nelle attività dei Centri e “Tesi e tirocini” che ha attivato percorsi di tirocinio consentendo a quattro studenti di elaborare le loro tesi di laurea nel contesto dei centri di aggregazione.
UN INFOBUS IN VIAGGIO TRA I GRUPPI INFORMALI
Non solo in realtà strutturate e organizzate; ai giovani modenesi piace frequentarsi anche nei gruppi informali, quelli che si formano spontaneamente e allo stesso modo si sciolgono e spesso una modalità non esclude l’altra. È nei parchi, nelle piazze o sulle strade che si incontrano la maggior parte dei gruppi informali di adolescenti e giovani modenesi. È qui che nel tardo pomeriggio delle giornate estive, due volte alla settimana, va a cercarli il camper di “Infobus” per conoscere le realtà spontanee, raccoglierne le esigenze, sensibilizzare i giovani sui rischi derivanti dall’uso e abuso di alcol e sostanze psicoattive, informare su opportunità e servizi, sostenerli nella ricerca del lavoro.
Sono circa una quarantina i gruppi informali contattati ogni anno dall’equipe del progetto Infobus promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena. Lo scorso anno, 24 di loro hanno accettato di rispondere all’intervista di “quelli del Comune”. “I giovani – spiega Eva Ferri, operatrice del progetto – tendono a valutare in modo positivo il fatto di essere raggiunti nel loro contesto aggregativo da operatori incaricati dal Comune di informarli sulle opportunità che la città mette loro a disposizione e intervistarli per sondarne l’opinione”. Dai colloqui emerge che all’origine del gruppo ci sono spesso scuola, sport o parrocchia; talvolta è addirittura il luogo di ritrovo a costituire il filo conduttore della compagnia. La maggior parte dei gruppi è stata contattata nei parchi cittadini, soprattutto al parco Amendola, uno dei luoghi di ritrovo storici, quello che rappresentano i Giardini ducali per il centro. La compagnia è di solito formata da 10-20 ragazzi con età tra i 15 e i 19 anni, in prevalenza maschi (90 %) anche se nel gruppo i rapporti tra ragazzi e ragazze sono buoni, “si decide insieme cosa fare” e spesso si formano coppie. In più di una compagnia su due sono presenti ragazzi stranieri, mentre stanno scomparendo i gruppi composti solo da stranieri.
Si trovano, dicono i ragazzi, innanzitutto per stare insieme e dialogare, fare sport, giocare a carte o a bigliardino, per fumare o bere e anche per non fare nulla, ma davanti alle domande degli operatori si mostrano informati su fatti d’attualità e preoccupati per recessione e disoccupazione. Vanno a ballare, anche se non tutti e meno di quanto non si pensi: “una o due volte al mese”.
Inoltre, quasi il 90% di loro frequenta le realtà strutturate del territorio, conosce e usa i servizi (nell’ordine Biblioteche comunali, la Tenda, Spazio giovani Ausl e Informagiovani ai primi posti) e nella metà dei gruppi contattati ci sono ragazzi che fanno volontariato o frequentano partiti politici. Di Modena piacciono soprattutto i parchi, il centro storico e il fatto che sia “a misura d’uomo”; ma dalla metà dei gruppi la città viene definita noiosa e, subito dopo, costosa. Tra le richieste all’Amministrazione, ai primi posti si piazzano “più sicurezza” e “migliori trasporti pubblici”. Infine, gli operatori di Infobus hanno affrontato con i gruppi informali anche il tema dei social network, e in particolare di Facebook. A questo riguardo impossibile non rilevare il massiccio avvento dello smartphone, ormai in possesso della maggioranza di adolescenti e giovani, che finisce anche per incidere sul piano delle relazioni sociali, perché consente di collegarsi e quindi di servirsi della rete virtuale anche mentre si frequentano gli amici.