Manutenzione, recupero e presidio del territorio quali strumenti necessari di prevenzione del dissesto idrogeologico” e “strategie nazionali integrate” per “garantire le risorse necessarie a tutelare, proteggere e conservare il territorio italiano”, a partire dalla “ordinaria manutenzione”.

Sono queste le principali richieste contenute nella risoluzione presentata e approvata a maggioranza (astenuto Pdl) dall’Assemblea legislativa regionale, dopo un ampio dibattito, concluso dal presidente della Giunta, Vasco Errani, innescatosi sulla relazione, illustrata in Aula dall’assessore alla Sicurezza territoriale, Difesa del suolo e della costa e Protezione civile, Paola Gazzolo, sulle conseguenze del maltempo di queste settimane (frane, strade chiuse, frazioni evacuate) e sull’assetto idrogeologico regionale.

La risoluzione è stata sottoscritta dai capigruppo di Pd (Marco Monari, primo firmatario), Idv (Liana Barbati), Sel-Verdi (Gian Guido Naldi), Fds (Roberto Sconciaforni) e M5s (Andrea Defranceschi), oltre che da numerosi altri consiglieri di maggioranza.

Dopo una prima stima di 63 milioni di euro, solo per far fronte ai primi danni causati “dall’eccezionale ondata di piogge che da mesi imperversa sulla regione, unita agli effetti del disgelo”, per cui é già stato richiesto al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza, risulta evidente, si legge nel documento, “il bisogno di interventi e risorse per la manutenzione ordinaria e continuativa del territorio.

L’Emilia-Romagna, ricordano i consiglieri, ha stanziato 138 milioni di euro per il triennio 2012-2013 “per scongiurare il dissesto idreogelogico”, ma tali risorse, lamentano, “si stanno mostrando insufficienti perchè prive di un contesto nazionale capace di offrire risorse adeguate e costanti ed una programmazioni integrata di più ampio respiro”.

La risoluzione é anche l’occasione per i consiglieri per “esprimere il proprio ringraziamento alle istituzioni, alle forze dell’ordine, alle forze di volontariato, ai servizi tecnici e a tutti coloro che si sono prodigati e tutt’ora sono impegnati nella gestione dell’emergenza”.