carabinieri20Ha pagato con i dovuti guai penali l’aver avuto trascorsi da bullo in quanto la vittima, pur non conoscendolo direttamente – avendo frequentato lo steso plesso scolastico, ricordandosi di quel giovane prepotente, che anche a scuola “dettava legge” – ha fornito alcuni elementi che sviluppati dai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale hanno portato ad identificare il malvivente che la sera del 14 gennaio scorso, in un parcheggio di Via Copernico a Reggio Emilia, ha rapinato dello smartphone un giovane 19enne reggiano finito in ospedale a seguito delle botte ricevute nel corso della rapina. I Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli, infatti, con l’accusa di rapina aggravata hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 19enne disoccupato di Poviglio, nei confronti del quale sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine alla rapina del cellulare commessa ai danni di un suo coetaneo. Quest’ultimo a seguito della violenza subita durante la rapina, è dovuto ricorrere alle cure mediche presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dove è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni per un trauma contusivo all’emivolto sinistro.

Erano le 22,00 circa del 14 gennaio scorso quando la vittima è stato avvicinato dall’odierno indagato  che con il pretesto di dover fare una telefonata urgente gli chiedeva, ottenendolo, il cellulare. Una volta entrato in possesso del telefono, del valore di circa 400 euro, sferrava un pugno al volto del proprietario che finiva a terra con il malvivente che si dileguava. Il giovane rapinato, che riportava un evidente trauma, formalizzava quindi la denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Corso Cairoli fornendo oltre alla descrizione del malvivente la circostanza che lo stesso, stando ai suoi ricordi scolastici, doveva abitare a Poviglio. Un’indicazione assolutamente preziosa in quanto anche grazie al supporto dei colleghi di Poviglio, i Carabinieri di Reggio concentravano le attenzioni investigative sull’ indagato, noto in paese per i suoi atteggiamenti da bullo, trovando la prova della sua responsabilità a seguito della ricognizione fotografica a cui veniva sottoposta la vittima che ricosceva nel 19enne di Poviglio l’autore della rapina. Alla luce degli elementi raccolti per il giovane scattava la denuncia in stato di libertà in ordine al reato di rapina aggravata.