Nelle prossime settimane, a Nonantola, riparte quel confronto con il territorio su alcuni grandi temi generali che si era interrotto a causa del terremoto. E’ questa la strada per coinvolgere coloro che hanno voglia di partecipare e vogliono dire la loro sul futuro del paese. Anche i risultati delle politiche indicano che è questa la strada da percorrere. Il commento di Lorenzo Campana, segretario comunale Pd di Nonantola:
«Senza tediare nessuno snocciolando infiniti dati, vorrei provare a commentare il dato nonantolano emerso dalle elezioni politiche. In primo luogo l’affluenza, in netto calo tra le politiche 2008 e le regionali del 2010, ha invertito la rotta. Rispetto alle politiche del 2008 il Pd perde consensi in linea con il dato nazionale e provinciale, anche se da noi in modo più attenuato. Credo però che se si vuole provare a capire cosa stia avvenendo nel paesaggio politico nonantolano, il confronto vada fatto con le regionali del 2010. E’ infatti in quell’anno che si è verificata per la prima volta una grande disaffezione alla politica, con un notevole calo dell’affluenza, e che comparve per la prima volta il Movimento 5 stelle erodendo consensi anche al Pd. Rispetto a quel dato, pur diminuendo in termini percentuali a causa di un aumento dell’affluenza, il Pd di Nonantola non ha perso voti, anzi, ci sono stati 400 nonantolani in più che ci hanno dato fiducia, mantenendo il dato più alto in provincia (48,42% media Camera-Senato). Significa che negli ultimi 3 anni il Pd ha ricominciato a crescere fra la popolazione, anche se non va sottovalutato il dato percentuale. Il merito è dello sforzo che in tanti, pur in un contesto di volontariato, hanno profuso per instaurare nuove relazioni per discutere di merito, di una campagna elettorale svolta fra la gente per la quale ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato, e di un partito che è al servizio del territorio, come è avvenuto per la scuola e sul “terremoto”. Su questo colgo l’occasione per dire che anche nelle prossime feste continueremo a raccogliere fondi per la ricostruzione. Ma il vero cambiamento che del resto era nell’aria, anche se non prevedibile in termini numerici, è stato la netta affermazione del Movimento 5 stelle che rispetto alle regionali 2010 ha più che raddoppiato i propri voti (22,4% media Camera-Senato). Questo significa che in generale, verso il Movimento 5 stelle sono andati soprattutto i voti del Pdl, in netto calo e più che dimezzato rispetto a 5 anni fa, della Lega, ormai marginale, e dell’Idv, che si potrebbe dire scomparso dal nostro territorio, oltre che una consistente fetta di nuovi votanti. Credo quindi che sia ancora valido, a maggior ragione, il commento che feci dopo le regionali del 2010. A Nonantola esiste una parte di popolazione che con quel voto esprime due elementi: o la protesta, o la volontà di partecipare e incidere sui temi dirimenti della modernità, o una commistione delle due cose. Quale delle due prevalga non è ancora chiaro anche se io credo che a Nonantola sia il secondo aspetto ad essere maggiormente marcato, e questo sarebbe un fatto positivo. Per questo sono sempre più convinto del percorso che stavamo per iniziare ma che a causa del terremoto, dello sforzo organizzativo per le primarie e la campagna elettorale per le politiche, abbiamo dovuto interrompere. Ovvero un confronto con il territorio sulla necessaria riorganizzazione istituzionale e di governance, come l’area vasta, le pratiche di partecipazione democratica, il lavoro e la tenuta sociale, nuovi percorsi educativi e culturali, come salvaguardare i beni comuni garantendo l’accessibilità degli stessi a tutti i cittadini, come continuare a garantire il fabbisogno energetico lavorando per superare l’utilizzo delle fonti fossili, la riqualificazione dell’esistente in termini ecologicamente sostenibili, le pratiche per la promozione dei diritti, dell’uguaglianza e della parità di genere. Ciò significa che nelle prossime settimane riprenderemo e avvieremo il percorso su queste tracce di discussione confrontandoci con le forze politiche, a partire da quelle alleate con noi in Consiglio comunale, con tutti i soggetti economici, sociali, civili e morali del territorio, con singoli cittadini che abbiano la volontà di dare un contributo di idee. Un nuovo progetto per il futuro di Nonantola non può che essere fatto insieme al territorio».