“Subito un’informativa in Commissione sulle Officine ortopediche Rizzoli: vogliamo sapere quali enti pubblici hanno debiti nei confronti dell’azienda e si stanno rendendo responsabili della chiusura”. E’ la richiesta del consigliere regionale leghista Manes Bernardini, che sollecita, da parte della Regione, “un immediato intervento per acquisire l’elenco degli enti pubblici ‘morosi’ nei confronti dell’azienda”.
“E’ fondamentale sapere chi ha prodotto mancati pagamenti per 17 milioni di euro, mettendo in ginocchio” una realtà storica del bolognese, nota in tutto il mondo.
“Chiediamo chiarezza sui nomi dei debitori – chiede Bernardini –. L’attuale crisi dell’azienda ha responsabili precisi che hanno messo a rischio decine di posti di lavoro, nonché il futuro delle ‘Officine’, bloccando investimenti e commesse. Tutti i riflettori delle istituzioni bolognesi si accendano da subito su questa triste vicenda”.
“La situazione è gravissima e allarmante. A Budrio attualmente ci sono già 30 cassintegrati, che ora rischiano il posto, e che da mesi non ricevono lo stipendio. Nel complesso, sono a rischio 250 dipendenti in 31 filiali italiane”.
“L’azienda vive sospesa nell’incertezza di un possibile acquirente. In questo quadro l’unica azione messa in campo dalla Regione pare essere la nomina di un legale per l’insinuazione nella procedura fallimentare. L’indifferenza istituzionale sarebbe concausa dello smantellamento di un’eccellenza del nostro territorio”.