Il bando straordinario di Servizio civile volontario avviato in questi giorni a favore delle zone colpite dal terremoto ha riacceso il dibattito sulla legittimità dell’esclusione dei giovani stranieri.
“Ricordo che la Regione Emilia Romagna – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi – fin dall’ottobre del 2003 garantisce, grazie ad una propria legge, l’accesso al servizio civile regionale a tutti i giovani senza distinzione di sesso, di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza orientando poi, di anno in anno, una quota dei bandi esclusivamente a favore dei giovani stranieri per compensare le carenze di accesso dell’intervento nazionale. Per dare continuità a questo impegno – prosegue l’assessore Marzocchi – al bando straordinario del Governo abbiamo affiancato anche un bando regionale, rendendo disponibili 100 posti ai giovani comunitari e stranieri presenti sul nostro territorio”.
“Questa importante iniziativa – conclude Teresa Marzocchi – credo renda esplicita la volontà di questa Regione di rafforzare i presupposti affinché tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna possano avere uguali opportunità e il servizio civile volontario dei giovani possa costituire, insieme, risposta ai bisogni della comunità e momento di crescita della coesione sociale”.