Sull’intervento a Baragalla, Confcommercio invita i Comuni di Ambito a una maggiore ponderazione: «I benefici per la comunità – si legge nella lettera firmata dalla Presidente Donatella Prampolini Manzini – appaiono sensibilmente deficitari rispetto agli svantaggi che ne deriverebbero a tutte le economie dei Comuni interessati. Anche sotto il profilo tecnico, l’iniziativa non è esente da motivi di perplessità».

Il testo della inviata questa mattina ai Sindaci di Albinea, Bagnolo, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Quattro Castella e Vezzano

Reggio Emilia, 18 gennaio 2013

Ill. mi Sigg. Sindaci Comuni di Albinea, Bagnolo I/P, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Quattro Castella, Vezzano S/C

Oggetto: Intervento commerciale COOP – via Inghilterra- Reggio Emilia.

 

Come è noto, la richiesta di rilascio dell’autorizzazione commerciale per l’intervento in oggetto dovrebbe essere esaminata entro poche settimane dalla conferenza di servizi di cui all’articolo 9 del d.gs n. 114 del 1998.

Tale struttura, per collocazione e dimensioni, appare destinata ad incidere in modo pesantemente negativo sul servizio commerciale già ampiamente presente nelle zone che insistono lungo la direttrice Rivalta – via Kennedy e ad attrarre consistenti fette di consumo provenienti anche dai Comuni di Ambito, come individuati dall’articolo 17 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PTCP.

Pur essendo nota da tempo la destinazione dell’area – sulla quale la nostra Organizzazione ha sempre mantenuto una posizione critica – la gravissima attualità economico-sociale dovrebbe indurre ad una maggiore ponderazione sull’opportunità di iniziative imprenditoriali come quella in argomento, i cui benefici per la comunità appaiono sensibilmente deficitari rispetto agli svantaggi che, complessivamente, ne deriverebbero a tutte le economie dei Comuni interessati.

Peraltro, anche sotto il profilo tecnico, l’iniziativa non è esente da motivi di perplessità.

La realizzanda struttura commerciale andrebbe qualificata infatti come appartenente al settore alimentare, in quanto consta di un unico esercizio la cui superficie complessiva (5300mq) risulta in gran parte dedicata (3500mq) alla vendita di prodotti alimentari. Tale circostanza non sarebbe priva di conseguenze sul piano pratico: ne deriverebbe infatti che l’esercizio in questione andrebbe qualificato come “grande struttura di livello superiore” e pertanto insediabile soltanto in un Polo Funzionale, quale certamente non è l’area di Baragalla.

Alla luce di quanto sopra esposto, si ritengono sussistere ampi motivi per invitare le SS.VV. Ill.me a produrre ogni sforzo per contrastare detto intervento.

Cordiali saluti

Il Presidente Provinciale Confcommercio

Donatella Prampolini Manzini