“Appena sopra la sufficienza”. Questo il giudizio che emerge dall’indagine dell’Osservatorio Banche promosso da Unindustria Bologna con l’obiettivo di verificare la qualit delle relazioni banche-imprese sul territorio. Ad essere stato interpellato è un campione di 158 imprese associate, di cui il 56% non supera i 5 milioni di euro di fatturato.
Un voto, dunque, risicato che deriva da alcuni dati concreti.
“Negli ultimi 6 mesi – spiega infatti il vicepresidente di Unindustria Bologna Daniele Salati Chiodini – le richieste di rientro dalle esposizioni pregresse hanno riguardato quasi 1 azienda su 10, e quasi un ulteriore 7% delle aziende intervistate si è visto negare finanziamenti richiesti”.
Ma c’è di più. “Tra le piccole imprese sotto i 5 milioni di euro di fatturato, la percentuale di quelle che nell’ultimo semestre si sono viste rifiutare in tutto o in parte i finanziamenti richiesti sale al 35% – prosegue Chiodini – e questo è il segnale più eclatante del deterioramento del contesto economico”.
Secondo l’indagine a campione, inoltre, negli ultimi 6 mesi il 9% delle imprese associate ha ricevuto dalle banche richieste di rientro (nel 2010 era il 5%). Percentuale che arriva al 12 per le piccole imprese.
Infine, si registra una tendenza alla razionalizzazione nei rapporti con gli istituti bancari. Infatti, il 42% delle imprese intervistate lavora con non piu’ di 3 istituti e il 31% con 4 o 5. A lavorare con 6 o più banche sono meno di un terzo delle imprese.
Resta tuttavia da definire se tale razionalizzazione dipenda da scelte imprenditoriali, da scelte bancarie o da semplice evoluzione negativa dell’economia con una minore intermediazione di flussi finanziari.
“Fra le singole banche non si notano casi eclatanti in positivo, mentre forse un paio di giudizi insufficienti sono abbastanza ricorrenti – conclude Chiodini – in generale, però, prevale una certa uniformità di giudizio: si va dall’insufficienza modesta alla sufficienza piena, e gli spunti oltre questi limiti sono rari”.