“L’assessore regionale alla sanità ha comunicato, non in sede istituzionale ma in un dibattito alla festa del Pd, che le centrali operative del 118 Emilia Romagna verranno riorganizzate. E sotto il termine riorganizzazione si nascondono i tagli” – così interviene sull’argomento il sindacato Cobas Sanità per bocca del portavoce Antonio Negrogno. “Le centrali locali saranno sostituite da 3 centrali operative che copriranno l’intera regione. Il centro di coordinamento modenese sarà assorbito da Bologna. Lusenti non finge nemmeno di agire in nome dell’efficienza, ma afferma che la ragione è il risparmio. Il Cobas Sanità di Modena condanna tale riorganizzazione, che si tradurrà in un ingente taglio di posti di lavoro degli operatori modenesi, nel trasferimento di alcuni di essi a Bologna o nel ricollocamento di altri a nuove funzioni, con la perdita di professionalità consolidate. Quale sarà la qualità del servizio? Quanti i posti di lavoro tagliati? Quali i risparmi? Non si sa. Stigmatizziamo inoltre l’arroganza di una dirigenza che opera scelte senza alcun confronto con le rappresentanze sindacali unitarie e con gli operatori”.