“L’argomento è stato spesso dibattuto – specifica Ghelfi – ma in realtà mai risolto. Qui si tratta di garantire la sicurezza dei nostri concittadini. Le logiche con cui vengono gestite le emergenze dei traumi, solo sull’ospedale di Baggiovara se non si tratta di donne gravide o ragazzi fino ai 14, non tutela nessuno. Né chi sia vittima di un trauma, vicino al Policlinico, che potrebbe ricevere assistenza qualificata più velocemente, e invece viene trasportato a 12 chilometri di distanza, né alle donne in attesa di un figlio, che, se vittime di incidente, troveranno al Policlinico un’assistenza che nel tempo si impoverirà di competenze, perché impedita della necessaria esperienza e casistica. Occorre una verifica da parte di terzi: magari un ispettore ministeriale”.