In occasione del XXXII anniversario della strage avvenuta alla Stazione di Bologna il 2 agosto 1980, che provocò la morte di 85 persone innocenti, il consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi, nel ribadire la sua ferma condanna di ogni forma di terrorismo stragista, sia rosso che nero, ha affermato: “Da anni, ad ogni cerimonia commemorativa di quel grave evento, si è continuato a parlare, erroneamente, di strage di Stato o di strage fascista. Personalmente, alla luce delle inchieste condotte dalla magistratura ed alle ricerche prodotte dagli storici, ritengo che non vi siano elementi significativi per accreditare entrambe le tesi. Non fu una strage di Stato, come hanno affermato diversi esponenti della sinistra estrema, in quanto nessuno elemento concreto di prova è stato finora portato a sostegno di questa tesi. Non pare nemmeno una strage fascista, in quanto mancano prove inconfutabili in tal senso: gli stessi esponenti dell’estrema destra processati e condannati come autori di quella strage, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, pur avendo confessato di essere stati autori di gravi atti di violenza, hanno sempre negato ogni loro responsabilità circa quegli eventi luttuosi.

Per troppo tempo, invece, si è trascurata la pista dell’attentato, condotto da terroristi filopalestinesi, come reazione alla violazione di un patto segreto, stipulato informalmente con un Governo dell’epoca, che aveva consentito loro di agire in Italia in una condizione di sostanziale impunità e che prevedeva come contropartita, l’esclusione del nostro Paese dagli obiettivi del terrorismo medio-orientale. Questa pista andrebbe invece ripresa e sviluppata, congiuntamente ad un provvedimento che comporti la rimozione del segreto di Stato su quei gravi eventi; segreto che finora ha impedito di fare chiarezza piena e di fare giustizia. L’Associazione familiari delle vittime del 2 agosto è stata, finora, eccessivamente condizionata dal suo presidente per fattori ideologici che l’hanno condotta a ricercare una verità politica precostituita, più che di una verità in senso assoluto. Compiacere alla sinistra bolognese, non è sinonimo di essere nel giusto, specie poi se il legame del presidente bolognesi con la strage è più politico che reale”. Il consigliere Filippi sarà presente alla celebrazione di mercoledì 2 agosto a Bologna.