“L’uscita dal Pdl del Sindaco di Sassuolo Caselli è solo l’ultimo tassello di uno stato di crisi permanente che attraversa da tempo il partito. Ma se Atene piange, Sparta non ride, infatti a Roma la situazione è quella che è ma a Modena le cose vanno ancora peggio. La marginalità e l’inconsistenza politica e organizzativa del Popolo della Libertà è sotto gli occhi di tutti. Che a Modena il partito sia ridotto a poco più di una scatola vuota che contiene una serie di esponenti che hanno ben pochi motivi per stare insieme e per cercarli. Da tempo sono molto critico e non condivido le politiche ondivaghe del PdL a Roma e i dubbi sono aumentati con una fase congressuale che deve essere definita inquietante e che ha prodotto l’attuale dirigenza. Dubbi talmente forti e radicati che insieme a tanti amici abbiamo deciso di non partecipare ad un Congresso dove la politica era la cosa meno importante di tutte.
Le conseguenze sono puntualmente arrivate e oggi potremmo dire che i fatti ci danno ragione e che le critiche di allora, nel metodo e nel merito, erano centrate. Soddisfazione inutile se non si decide cosa si debba fare. Penso sia il caso di prendere atto che le ‘ragioni sociali’ della ‘ditta’ non ci sono più e che i soci dovrebbero mettere in liquidazione la società. Sarebbe un ‘default pilotato’ che sicuramente farebbe molto meno danni di questa lenta agonia. Abbiamo il dovere di essere protagonisti dell’alternativa alla sinistra. Con questo Pdl non si può riuscire nell’intento. L’uscita di Luca Caselli rischia di essere solo prodromo di un esodo senza fine. Gli elettori hanno già iniziato, come hanno dimostrato le ultime elezioni amministrative dove il Pdl non ha eletto neanche un Consigliere comunale in provincia di Modena.
Tutto questo sfacelo nell’assordante silenzio del partito a livello provinciale e regionale che non pare interessato nell’aver perso uno dei sindaci più importanti per il centrodestra in Emilia Romagna. Se esponenti di spicco non partecipano al congresso insieme alla stragrande maggioranza degli iscritti e se altri importanti dirigenti non rinnovano la tessera, perché gli elettori dovrebbero aver fiducia in un partito del genere?
Così il Consigliere regionale Andrea Leoni commenta l’uscita dal Pdl del Sindaco di Sassuolo e lo stato di grave crisi in cui versa il Popolo della Libertà a Modena dopo il congresso dell’aprile scorso.