Tre motorini sono andati distrutti la scorsa notte a Bologna, in un incendio quasi certamente doloso. E’ successo in via Santo Stefano attorno alle 5, sotto la casa dove abita al primo piano con la moglie e tre bambini Giorgio Prodi, figlio dell’ex premier Romano che nello stesso palazzo, nel centro storico, ha uno studio. L’appartamento è stato interessato dal fumo.

Gli scooter sono intestati a persone residenti nella zona, che non hanno legami con Prodi. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. Per gli inquirenti il fatto che l’incendio si sia sviluppato proprio sotto quell’edificio è una mera coincidenza non meritevole di approfondimenti. Sul fatto il pm di turno Francesco Caleca ha aperto un’inchiesta contro ignoti per danneggiamento. Per gli accertamenti, sono intervenuti anche i carabinieri del servizio investigazioni scientifiche.

Sempre la scorsa notte, un paio d’ore dopo, a Bologna si è registrato un altro episodio incendiario, senza conseguenze. Una bottiglia molotov è stata lanciata, apparentemente contro un muro, in vicolo dell’Orto, una stradina del centro, trasversale di via dè Poeti. Nei pressi c’è un locale che è anche circolo Arci. In questo caso il fascicolo contro ignoti è per fabbricazione e porto di ordigno micidiale. ”Non ci sono elementi per collegare i due episodi”, ha detto Valter Giovannini, procuratore aggiunto e portavoce della Procura.