“Una fusione, quelle delle aziende di trasporto pubblico – spiega il Portavoce del PdL Luca Ghelfi – sulla quale manifestammo più di un dubbio, soprattutto per i conti dissestati delle altre società, che, a differenza di Modena, non avevano avviato un percorso di risanamento economico. Eppure ci venne detto che era corretto fare questo passo per migliorare il servizio, diminuire i costi, e attraverso economie di scala, ottenere così più risorse per il trasporto pubblico. Peccato che invece a meno di un anno dalla delibera di questa fusione che ha visto la nascita di SETA, siamo a parlare di conti in rosso, di tagli delle tratte di trasporto, e quindi di un servizio che si ridurrà. I modenesi quindi continuano a pagare, con tariffe di trasporto aumentate di molto nell’ultimo anno, si trovano a dover pagare per pagare in centro storico un po’ ovunque, e dopo anni di austerità per risanare i conti di atcm, ora pagheranno anche i debiti di altre province.
Sorprende da questo punto di vista la posizione dell’assessore Sitta: dire che noi abbiamo già dato, quando ormai la società è una, e per la Regione non fa differenza dove e chi abbia prodotto il debito, suona un po’ come la litania che sentiamo in questi mesi sull’Europa: ovvero ognuno si paghi il suo debito. Temo che non possa funzionare. L’errore ormai è stato fatto. E quello di Sitta è solo un tentativo di salvare la faccia per le scelte sbagliate fatte dal suo partito e dai suoi amministratori: se la prenda con i suoi colleghi in Provincia” .
(Luca Ghelfi, Portavoce PdL – Modena)