“Bastiglia pensa alla sagra e viene esclusa dalle località terremotate”. È questa la denuncia del referente PDL di Bastiglia Antonio Spica. Il centro storico è transennato a causa delle molte case dichiarate inagibili, così come la Chiesa, il campanile, il museo ed il Santuario di S. Clemente. Alla lista dei danni vanno aggiunti circa 130 cittadini sfollati, le cui case sono state fatte sgomberare per ragioni di sicurezza.
“Nonostante tutto – incalza Antonio Spica, referente locale del PDL – Bastiglia è stato escluso dai comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio senza che nessun amministratore abbia ‘battuto ciglio’.
Chiedo al Sindaco di farsi promotore della richiesta di stato di calamità e lo invito a convocare con urgenza un’assemblea pubblica, aperta ai cittadini, per informare tutti sulla situazione e per confrontarsi sulle decisioni da assumere.
Il drammatico momento che l’area nord modenese sta attraversando, impone a tutti di mettere da parte i colori politici e le polemiche; vige, in questi momenti, l’obbligo morale di cooperare al fine di aiutare al meglio le persone disagiate e la parola d’ordine deve essere “solidarietà”.
Così credevo la pensasse anche il sindaco di Bastiglia, quando, l’altra sera, pensavo avesse accettato la mia proposta di organizzare una serata benefica in piazza, invitando tutti i bastigliesi che in questo momento sono costretti a vivere fuori casa.
Purtroppo nei manifesti che annunciano la tradizionale festa non vi e’ un minimo cenno alla solidarietà, ai concittadini più sfortunati od una raccolta fondi benefica. In realtà una richiesta di obolo capeggia nei depliant, ma a favore del museo della civiltà contadina, al quale, quest’anno, il sindaco Fogli ha ulteriormente stanziato 140 mila euro.
Forse è anche per questo – ironizza Spica – che a Roma non si sono accorti dei danni subiti a Bastiglia.