Anche i sistemi naturali, parchi, oasi e aree protette, creano ricchezza e benessere, insomma possono contribuire alla crescita economica. Ma come misurare il valore dei servizi offerti da questi ecosistemi che migliorano la qualità della vita di intere comunità? Sono questi i temi al centro del convegno, dal titolo “L’economia della natura”, in programma lunedì 21 maggio (dalle ore 9 alle ore 13 ) alla sala Panini della Camera di commercio di Modena in via Ganaceto 134.

Promossa dalle Province di Modena e di Reggio Emilia, in collaborazione con l’ente gestione per i Parchi e le biodiversità Emilia centrale, l’iniziativa vuole fare il punto sulle più recenti esperienze di “contabilità ambientale” a livello nazionale.

Intervengono Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, Mirko Tutino, assessore all’Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, Gianpiero Sammuri, presidente di Federparchi, Riccardo Santolini dell’Università di Urbino, Davide Pettenella dell’Università di Padova, Anna Natali di Eco&Eco, Antonio Nicoletti di Legambiente, Francesca Visentin che illustra l’esperienza del modello di contabilità ambientale per le aree protette del Friuli Venezia Giulia e Enzo Valbonesi del servizio Parchi della Regione Emilia Romagna.

«Nel modenese – sottolinea Vaccari – oltre il dieci per cento del territorio è protetto. Un patrimonio prezioso, non solo dal punto di vista estetico o paesaggistico che, come è ormai ampiamente dimostrato dalla comunità scientifica, rappresenta un autentico capitale naturale capace di fornire diversi servizi essenziali. Si tratta ora di capire attraverso quali strumenti possiamo misurare questo contributo anche i termini economici ».

Tra i temi sviluppati, il valore dei servizi ambientali delle foreste, la green economy e la tutela della natura, i benefici dei parchi anche oltre i loro confini e l’analisi dei servizi ecosistemici.