Secondo un dato ancora ufficioso, ha ottenuto una vittoria schiacciante con il 65,7% dei consensi. Il calo dell’affluenza, pur rimanendo un fenomeno preoccupante, ha penalizzato soltanto il centro-destra. La lista di centro-sinistra, infatti, ha capitalizzato un aumento dei consensi dell’11%.
Grande affermazione del centro-sinistra a Castelnuovo Rangone: il candidato sindaco della lista “Centro-sinistra per Castelnuovo e Montale” Carlo Bruzzi si è aggiudicato il 65,7% dei consensi ed è il nuovo primo cittadino. La lista aveva il sostegno di tutte le forze progressiste (Pd, Idv, Sel, Psi e Pdci) ed è stata capace, in maniera evidente, di intercettare i bisogni degli elettori in un momento di crisi e difficoltà come quello attuale. Anche il vistoso calo dell’affluenza alle urne che si è attestato attorno al 20% rispetto all’ultima tornata elettorale ha penalizzato soprattutto i candidati del centro-destra a dimostrazione che la disaffezione al voto, fenomeno comunque sempre preoccupante, è stata il risultato del disorientamento degli elettori di Lega Nord e Pdl, sconcertati dal comportamento di queste forze politiche a livello nazionale, ma anche locale. Il centro-sinistra, nonostante rispetto alle ultime elezioni il numero delle liste in corsa sia lievitato, è riuscito a capitalizzare una percentuale maggiore di consensi che si attesta attorno all’11% per cento circa. Evidentemente la campagna elettorale condotta da Bruzzi e dalla sua squadra tutta incentrata sui temi concreti, sui contenuti, piuttosto che sullo scontro e il dibattito sterile ha premiato ed è riuscita ad intercettare i bisogni reali dei castelnovesi. Mentre il centro-destra diviso (alle elezioni passate c’era una sola lista di centro-destra) non ha invece saputo né capire né farsi capire.
“Ringrazio i cittadini di Castelnuovo per la fiducia che hanno voluto esprimere nei miei confronti e nei confronti del centro-sinistra. – sono le prime parole espresse dal nuovo sindaco Carlo Bruzzi – Ora il lavoro da fare è quello che servirà a questa comunità per salvaguardare e consolidare i livelli di benessere raggiunti: da una parte, quindi, grande attenzione al sociale e dall’altra il rilancio dell’economia”.