Invitiamo l’esperto di politiche sanitarie e termali a chiarire ai Serramazzonesi la sua avventura di dirigente della società Terme di Salsomaggiore e Tabiano, il cui pacchetto azionario è detenuto dal Comune di Salsomaggiore, dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Parma.

Sappiamo che il Consigliere Regionale Villani ha recentemente presentato interrogazione al Presidente Errani circa la possibilità di una “azione di responsabilità nei confronti del Direttore e Presidente della società“ : aspettiamo pazientemente la risposta e la documentazione richiesta.

Come è ormai noto il dott. Rubbiani ha cessato, l’attività di Direttore Generale dello stabilimento termale nel 2010, si dice, per il fallimento del piano industriale posto alla base del rilancio dell’attività. La gestione pare sia stata caratterizzata da operazioni finanziarie “hard”, da fusioni dopo poco smentite, ma con pagamento di laute parcelle, da operazioni di lease back, con la triste conclusione del fallimento dell’operazione.

Questa situazione è stata rilevata dal nuovo Presidente della società e riportata in sede di approvazione del bilancio 2009, con estrema chiarezza ed il tutto sintetizzato nella la cattiva condotta aziendale. Anche la stampa parmense ne ha parlato.

E’ anche noto il disastro della sanità modenese, indebitata fino al collo, per effetto dei costi, in particolare del nuovo ospedale di Baggiovara e del nuovo Ospedale di Sassuolo, distante 10 Km, tra l’altro, quest’ultimo dato in gestione a privati, chiediamo all’ “esperto di acque minerali”, come nota a margine che ci faccia sapere il nome dell’impresa che costruì i parcheggi interrati del nuovo ospedale modenese.

La deblache termale di Salsomaggiore e quella sanitaria di Modena sta incuriosendo i Serramazzonesi che si stanno interrogando sulle effettive capacità di Rubbiani di curare gli interessi dei cittadini.

(Coordinamento Federazione PSI Modena)