Dal 2 maggio l’ambulatorio ad accesso diretto dell’Ospedale Bellaria sarà trasferito presso il Poliambulatorio di San Lazzaro di Savena, in via della Repubblica 11. Il trasferimento coincide con il potenziamento delle attività, disponibili dal 2 maggio in una fascia oraria allargata rispetto a quella attuale. Medico e infermiere saranno presenti, infatti, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, e il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 8 alle 20.
Trasferimento e ampliamento delle fasce orarie di attività sono frutto dell’accordo siglato il 26 aprile da Marco Macciantelli, sindaco di San Lazzaro di Savena, Maria Luisa Marcaccio, direttore del Distretto di San Lazzaro dell’Azienda Usl di Bologna e dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.
Si tratta, hanno concordato le parti, di un trasferimento appropriato che fa da apripista al rafforzamento dei servizi territoriali, nella prospettiva della realizzazione della Casa della Salute, che avrà sede proprio presso l’attuale Poliambulatorio di San Lazzaro.
L’ambulatorio ad accesso diretto era stato attivato nel 2004, in via sperimentale presso l’Ospedale Bellaria, per dare risposta immediata ai cittadini quando il Medico di Medicina Generale non è reperibile, o per problemi acuti di modesta entità, per esempio febbri, manifestazioni cutanee, manifestazioni dolorose (addominali, articolari, muscolari), non risolti con i farmaci di uso comune.
I dati di attività dell’ambulatorio evidenziano nel periodo 2005-2011 una progressiva diminuzione degli accessi, in media bassi, circa 13 al giorno nel corso dello scorso anno (per un totale di 4.801), e confermano che gli interventi assistenziali eseguiti sono tipici della medicina territoriale, progressivamente rafforzata dal 2005 ad oggi ed in grado, quindi, di intercettare e rispondere tempestivamente ai bisogni sanitari dei cittadini.
Il trasferimento dell’ambulatorio presso la futura Casa della Salute crea, di fatto, le condizioni per un ulteriore sviluppo e potenziamento delle Cure Primarie nel territorio di San Lazzaro, che già oggi può contare sulla forte integrazione tra Medicina Generale e Medici della Continuità Assistenziale, oltre che sull’ampliamento dei percorsi clinico-socio-assistenziali tra ospedali e territorio.