“Sarà utile sottolineare – spiega il Sindaco di Castelvetro Giorgio Montanari – che anche questo è uno dei bilanci più difficili degli ultimi anni. In particolare i vincoli posti dallo Stato con il patto di stabilità nella forma attuale impediscono di fatto di investire sul territorio. Questo meccanismo, pensato per limitare l’indebitamento , ci costringe ad “accantonare“ anche quelle poche risorse disponibili. Il Patto di Stabilità a Castelvetro è passato da 367.000 Euro del 2011 a 917.000 nel 2012. Nonostante questo il bilancio di Castelvetro è un bilancio sano che, nel raffronto coi dati degli ultimi anni 2007 – 2011 può dimostrare: una crescita dell’autonomia finanziaria che passa dal 89, 99 al 99, 22% ; una crescita dell’autonomia tributaria che passa dal 74,72 al 87,38%; una decrescita della dipendenza dai fondi statali altrettanto significativa dal 9,89 allo 0,53% ed una rigidità strutturale decisamente in calo dal 35,42 al 30,80%. Occorre anche sottolineare – continua il Primo Cittadino – che il livello di indebitamento procapite (per ogni cittadino di Castelvetro) si è venuto progressivamente riducendo, raggiungendo il valore massimo di 913, 22 euro nel 2008 pere decrescere a 754,78 nel 2011”.

Sugli oneri di urbanizzazione: “Questo – chiosa Montanari – è il primo bilancio in cui gli oneri di urbanizzazione non vengono più utilizzati per gestire una quota della spesa corrente (circa 200.000 euro) ma destinati integralmente agli investimenti . Nel 2009, per dare un’ idea, tale percentuale era addirittura del 69%. La stessa spesa corrente ha subito questo anno un taglio di ulteriori 200.000 Euro, che si sommano ai 600.000 praticati nei due anni precedenti . Il taglio praticato dallo Stato è di ulteriori 650.000 Euro. L’elemento più positivo è che l’Amministrazione riuscirà a mantenere tutti i servizi comunali in essere. L’elemento negativo è che per “ chiudere “ in questo modo il bilancio , l’Amministrazione è riuscita, da un lato e nonostante tutto ciò: a non aumentare affatto l’addizionale IRPEF che resta invariata allo 0,4 per mille e si è riusciti anche a ridurre dallo 0,2 previsto per legge allo 0,1 l ‘ I.mposta M.unicipale U.nica per i fabbricati rurali strumentali all’attività agricola. Dall’altro, è stata costretta ad applicare aliquote ulteriori su : IMU prima casa dalla prevista aliquota di 0,40 allo 0,49 ( poco più di 50 Euro all’anno nella ipotesi più onerosa di abitazione civile “ media “ ) , questo darà una entrata di circa 540..000 Euro; IMU ordinaria seconde abitazioni ed altri fabbricati dallo 0,76 previsto per legge allo 0,94 con un introito previsto di circa 3.475.000 Euro, il resto per Euro 2.195.00 andrà allo stato. Quest’ultima è la situazione più critica , per aziende ed attività produttive del territorio”. Queste le conclusioni del Sindaco: “La convinzione di chi scrive è che se non cambieranno le regole a livello nazionale il bilancio prossimo sarà difficilmente realizzabile. Mi meraviglia inoltre il fatto che anche alcune persone, che già sono stati amministratori locali in diversi comuni, non si rendano conto della gravità del momento”.