Riforma delle pensioni (in primo piano la grande ingiustizia causata agli ‘esodati’) e riforma del lavoro sono i due grandi filoni lungo cui si è snodato oggi il Comitato Direttivo Regionale della Uil Emilia Romagna che, accanto al segretario Ur Uil Emilia Romagna e Bologna, Gianfranco Martelli, ha visto l’intervento del segretario confederale Uil, Guglielmo Loy.
Nodi che, al pari della questione fiscale, impediscono al nostro Paese di uscire da una situazione di crisi sempre più preoccupante. Anche perché, per la Uil, un grande ostacolo ad ogni possibilità di sviluppo è certamente il peso della tassazione sui lavoratori dipendenti e sui pensionati che ha raggiunto ormai livelli insostenibili. Per questo una riforma che si muova nella direzione dell’equità e dell’efficienza è ormai improcrastinabile.
Ad aggravare una situazione già critica, si aggiungono le addizionali Irpef, l’Imu e i possibili incrementi delle aliquote Iva. Fardelli su stipendi e pensioni che tenderanno ad appesantirsi nei prossimi mesi. Ulteriore elemento negativo è rappresentato, anche, dalla mancata emanazione di un provvedimento per la detassazione strutturale degli incrementi salariali derivanti dalla produttività. E che, per l’anno in corso, si traduce nell’ennesima decurtazione economica a danno di circa sei milioni di lavoratori. Di questo provvedimento, peraltro, la Uil chiede l’estensione a tutto il mondo del lavoro.
Sul tavolo, anche le prospettive industriali e occupazionali per le tante realtà produttive e per i tanti lavoratori coinvolti dalle crisi aziendali; la richiesta di estensione degli ammortizzatori sociali, in particolare in questa fase di crisi; il sostegno al tavolo aperto per l’efficienza e la valorizzazione del lavoro pubblico; la modifica della riforma del mercato del lavoro per maggiori garanzie e più tutele nei casi di licenziamenti economici.