L’Automobile Club di Modena e l’Associazione Giovani Vittime della Strada hanno siglato, presso la sede di V.le Verdi, un protocollo d’intesa per organizzare, nel corso dei prossimi mesi, una campagna sulla sicurezza strada molto articolata.
L’accordo siglato dall’Ing. Angelo Orlandi e dalla prof.sa Laura Caldarella, Presidente dell’Associazione, prevede il primo appuntamento già per martedì 17 aprile quando verrà organizzata una sessione di prove per guida pratica secondo il protocollo ACI “Ready2go”, cui se ne aggiungeranno altri 3 appuntamenti. Il tutto avverrà in un’area appositamente attrezzata e messa a disposizione dal Comune di Sassuolo che segue l’iniziativa tramite il proprio V. Sindaco Menani. Oltre a questa attività, che consentirà ai giovani di gestire le situazioni d’emergenza, sono previsti incontri con gli studenti, presso l’I.T.I. Volta di Sassuolo, a partire dal 28 aprile.
Sempre presso lo stesso Istituto il 26 maggio andrà in scena un convegno dal tema “Salviamone almeno uno” cui parteciperanno i rappresentanti di tutte le istituzioni.
“Da sempre, come ACI, siamo fautori e promotori di tutte le iniziative che possono contribuire a formare degli utenti della strada consapevoli dei comportamenti da seguire per la propria ed altrui incolumità -commenta il presidente Orlandi – In un working progress, che ha origini lontane nel tempo, abbiamo introdotto, presso le nostre autoscuole, un protocollo d’insegnamento, denominato Ready2go, per coloro che vogliono prendere la patente B con un insegnamento ad alto livello. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare i più giovani per salvaguardarne l’incolumità sin dai primi anni di vita.”
La proff.sa Laura Caldarella, ha così commentato l’accordo: “Quando siamo venuti a conoscenza del protocollo “Ready2Go” di ACI abbiamo intuito che questa era la prassi più concreta per lavorare sui giovani, in procinto di prendere la patente.
Questo senza abbandonare quella parte della nostra attività che in quest’anno scolastico ci ha già portato ad incontrare: 57 scolaresche di 17 istituti nel comprensorio ceramico. Si tratta di circa 2000 giovani che hanno dimostrato molto interesse per quanto loro illustrato. Un interesse che si è manifestato con una raffica di domande, per avere chiarimenti. Un settore in cui vogliamo approfondire il nostro intervento è quello relativo ai ciclisti. Sono un anello debole ma anche quello che deve essere seguito maggiormente. Bisogna sensibilizzarli sia per la gestione del proprio mezzo, sia per il comportamento da tenere sulla strada. Qui bisogna ancora fare molto, molto di più. Dobbiamo prevenire i comportamenti a rischio, favorendone la consapevolezza nei ragazzi, in particolare per le conseguenze fisiche e psichiche derivanti dall’uso di alcool e droghe. Argomento che sarà dibattuto nel corso di un incontro presso la scuola Elsa Morante”.