Mercoledì 21 marzo al teatro dell’Antoniano in via Guinizzelli 3, a partire dalle 21.30 si festeggia il capodanno iraniano, che coincide con l’inizio della primavera, con una serata di musica e danza tradizionali, organizzata dall’associazione Casa degli Iraniani in collaborazione con i quartieri San Vitale e Santo Stefano.

Lo spettacolo Musica e danza iraniana del Sepher Ensemble & Farzaneh Kaboli offre una rarissima possibilità di apprezzare la molteplice e ricca tradizione musicale e culturale del paese, non sempre rappresentabile in Iran per le forti limitazioni espressive esistenti.

Il Sepher Ensemble eseguirà alcuni brani di musica tradizionale persiana e delle musiche composte per le coreografie di Farzaneh Kaboli e delle sue allieve, che per la prima volta escono dall’Iran. Kaboli da molto tempo e tra molte difficoltà porta avanti una scuola di danza tradizionale a Teheran, in un contesto in cui anche ballare, o esprimere diversità culturali, può essere visto come opposizione.

L’incasso della serata sarà devoluto alla casa per disabili e anziani di Rasht nel nord dell’Iran.

Farzaneh Kaboli è l’unica nel proprio paese a essere attivamente impegnata nella valorizzazione dell’arte della danza, promuovendola e trasmettendola alle nuove generazioni. Artista di respiro internazionale, si è esibita negli Usa, in Sud America, in Europa, in Asia. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti spiccano il premio del Festival di Chicago e il premio Arancia d’Oro del festival di danza di Antalya. Nel 2004 ha ideato la sigla di apertura e chiusura dei giochi delle Olimpiadi femminili in Iran.

Il Sepehr Ensemble è un gruppo di musicisti iraniani che si distingue per l’intensa attività svolta nell’ambito della musica tradizionale persiana.

Il gruppo è composto da Ahmad Rezakhah al santûr (cetra su tavola percossa trapezoidale), Bahareh Fayazi al târ (liuto a manico lungo a doppia cassa armonica), Farid Kheradmand allo zarb e al dayereh (tamburo a calice e tamburo a cornice), Asareh Shekarchi al kamancheh (viella ad arco a puntale) e alla voce, Ehsan Abedi al ney e allo zarb (flauto obliquo ad imboccatura terminale e tamburo a calice) e Najmeh Saghir al barbat (liuto a manico corto, antenato dell’ûd). Nel corso di undici anni di attività l’ensemble ha partecipato a numerosi festival conquistando nel 2011 il primo premio internazionale “Maqam” a Baku (Repubblica dell’Azerbaijan), che il New York Times ha definito: “La più importante rassegna dedicata alle musiche mediorientali e orientali del mondo”.