Alcuni hanno ancora la relazione in piedi, altri sono ex. Per molti la molla che li ha fatti uscire allo scoperto e chiedere aiuto è stato il picco di violenza inflitto alla compagna (botte su botte e infine un rapporto sessuale), per altri la minaccia di lei di abbandonarli. Sono le esperienze dei primi uomini, una decina finora, seguiti dagli psicologi dello sportello ‘Liberiamoci dalla violenza’ aperto a Modena il 25 novembre scorso e gestito dall’Asl.

Prima esperienza in Italia di struttura che si occupa di violenza al maschile gestita dal pubblico, è partita con un contributo di 35 mila euro della Regione Emilia-Romagna sul modello del centro ‘Alternative to violence’ di Oslo. A citarla è stata l’assessore regionale al welfare Teresa Marzocchi in un seminario sull’identità femminile, a Bologna.

In tre mesi molti gli sos arrivati spontaneamente via mail e telefono da parte di uomini, in media sui 30-40 anni e spesso con figli. Una decina quelli che hanno accettato di fare un percorso vis-a-vis con gli psicologi (tre, e per scelta uomini) che incontrano ogni venerdì pomeriggio.

”Questa e’ un’operazione culturale e politica fortissima ed è un’idea che sta facendo scuola”, ha detto Marzocchi. In effetti l’idea incuriosisce l’Asl di Rimini, ed entro la fine dell’anno dovrebbe nascere una struttura simile con gruppi di uomini che cercano di liberarsi dalla violenza.