“Procedere rapidamente con gli atti per consentire l’avvio dell’opera strategica del Passante Nord”. E’ questa la richiesta indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti contenuta nell’ordine del giorno urgente, sottoscritto da Pd, Fli, Udc, Fds, Idv e Gruppo Misto (prima firmataria Maria Grazia Baruffaldi-Pd) e approvato ieri in Consiglio con 18 voti favorevoli (Pd, Fli, Udc, Fds e Gruppo Misto), 3 astenuti (Pdl), 2 contrari (Lega Nord).
Nel documento si invitano inoltre le Giunte di Regione e Provincia a “svolgere un’azione di pressione e di sollecito presso il Governo e il Ministero per sostenere l’urgenza della realizzazione del Passante Nord e per la finalizzazione di tutti gli atti conseguenti in stretto contatto con il territorio per un’azione coordinata”.
L’odg considera il Passante Nord “un’opera strategica per il sistema stradale nazionale, regionale e in particolare bolognese, visto che oltre 56 milioni di veicoli utilizzano il nodo autostradale di Bologna e di questi quasi la metà sono solo in transito”. Inoltre, si sostiene nell’ordine del giorno, il Passante “migliorerà anche le condizioni del traffico locale attraverso la ‘banalizzazione’ del tratto autostradale attuale, parallelo alla tangenziale”.
Il documento evidenzia tra l’altro “la necessità di confermare l’impegno a promuovere una politica dei trasporti sempre più improntata, ove possibile, all’uso della rotaia in uwn quadro di mobilità sostenibile”. L’ordine del giorno sottolinea inoltre che il sistema di road pricing previsto (pedaggi aggiuntivi per l’accesso alla nuova tangenziale riservato a chi proviene dalla rete autostradale) “porterà ad entrate che saranno destinate esclusivamente alla manutenzione, agli interventi di mitigazione e al potenziamento complessivo del trasporto pubblico locale”.
Società Autostrade – come si ricorda nel testo – ha già accantonato le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera, ma fino a che non riceverà formalmente l’incarico da Anas per l’avvio dei lavori di progettazione definitiva ed esecutiva “non si potranno valutare insieme agli Enti locali eventuali modifiche del tracciato già definito nel Ptcp”.