Mercoledì la Provincia di Modena discute il preventivo 2012. Nonostante i pesanti tagli alle risorse, l’ente deve mantenere un ruolo da protagonista in tema di crisi aziendali, sfratti e realizzazione di infrastrutture attese da anni. Quanto al suo futuro, non deve essere disperso quel patrimonio di reti e conoscenze costruito negli anni. Ecco, in proposito, il commento del capogruppo Pd in Consiglio provinciale Luca Gozzoli:
I tagli alle risorse che pesano sugli Enti locali sono pesanti, il futuro del ruolo stesso dell’ente è messo in discussione, ma è inutile vestire i panni dei “sindacalisti” della Provincia, per il Pd l’importante è capire come quanto è stato costruito e i progetti già avviati verranno salvaguardati, e l’appuntamento più immediato, quello con il bilancio, deve andare in questa direzione. E’ questa la posizione del Pd espressa dal capogruppo in Consiglio provinciale Luca Gozzoli. Com’è noto, la seduta di mercoledì 7 marzo ha all’ordine del giorno la discussione del Bilancio preventivo 2012. Il documento fa i conti con i forti tagli imposti dal Decreto Salva Italia del Governo Monti, ma soprattutto risente delle penalizzazioni imposte dalle precedenti manovre del Governo Berlusconi. Nonostante queste oggettive limitazioni, la Provincia deve mantenere inalterato il proprio autorevole ruolo su alcuni fronti “caldi”: “Innanzitutto – spiega Gozzoli – in tutte le situazioni di crisi aziendale, la Provincia di Modena deve continuare a stare al fianco dei lavoratori delle imprese in difficoltà, facendo leva anche sulla formazione professionale. Deve, poi, essere garante e protagonista al tavolo, da essa stessa promosso, sul tema sfratti, garante di un apposito Fondo sfratti e in aiuto alle famiglie in difficoltà a pagare l’affitto”. Ci sono infrastrutture che i nostri territori attendono da anni: nonostante il calo delle risorse, su quelle “strade” si deve andare avanti: “Si proceda nella vendita di beni non strategici come la Caserma Fanti e l’azienda agricola di Castelvetro – chiarisce Gozzoli – per poter completare la tangenziale di Marano, quella di Nonantola, la Pedemontana e la Cispadana”. Infine, insistere sulla realizzazione di quei progetti che possono avvicinare all’autonomia energetica gli edifici scolastici, e più in generale su quei progetti che promuovono il risparmio energetico. Tutto questo senza perdere d’occhio che l’orizzonte delle Province è davvero limitato: a breve, si andrà a un tavolo regionale in cui si dovranno definire i nuovi assetti istituzionali e, in particolare, si distribuiranno le funzioni che attualmente sono delle Province. “Non serve essere “sindacato” dell’ente – dice Luca Gozzoli – occorre fermezza e autorevolezza per tutelare quel patrimonio che dal dopoguerra ad oggi è stato costruito e accresciuto una generazione dopo l’altra. I settori produttivi, la distribuzione commerciale, l’agricoltura, la zootecnia e i servizi si sono sviluppati anche grazie ad una rete di relazione e collaborazione fra Istituzioni e rappresentanze sociali che, ancora oggi, può rappresentare un modello efficace. Oggi, in piena crisi, – conclude Gozzoli – occorre sapere, senza approssimazioni, attraverso quali percorsi e meccanismi il sistema policentrico di Modena e della sua provincia sarà rappresentato in ambito regionale, nazionale ed europeo. Non un’opportunità, non un investimento fra quelli in via di realizzazione e\o progettazione dovrà essere perso”.