Domani, giovedì 1° marzo, si terrà in tutta Italia la prima edizione del “Professional Day – La Giornata delle Professioni”, alla quale aderisce anche il CUP-Comitato Unitario delle Professioni di Modena con uno specifico programma di iniziative. In un momento storico in cui gli interventi legislativi stanno modificando il sistema nazionale delle professioni, l’evento vuole rappresentare un indispensabile momento di confronto pubblico sulle prospettive di crescita del Paese e sul ruolo che i 2,3 milioni di iscritti agli ordini professionali italiani (di cui oltre 15 mila a Modena) svolgono a supporto dei cittadini e della Pubblica Amministrazione. Il Professional Day sarà una giornata dedicata alla riflessione sulle competenze, la passione e l’impegno dei professionisti italiani per il rilancio del Paese. Una giornata in cui si rifletterà sulla condizione dei giovani professionisti che vivono in modo precario la professione liberale. Sarà anche l’occasione per ribadire le caratteristiche del sistema previdenziale dei liberi professionisti: un sistema che si alimenta da solo, con l’apporto esclusivo di ogni iscritto, senza alcuna forma di contributo o di finanziamento pubblico. La sede centrale del Professional Day sarà l’Auditorium della Conciliazione di Roma, da dove verrà attivato un collegamento in diretta televisiva a partire dalle ore 10,30 con oltre 150 sedi territoriali distribuite su tutto il territorio nazionale: a Modena sarà possibile seguire la manifestazione presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti Contabili, in via Emilia Est 25. L’inizio dell’evento modenese è fissato per le ore 9 con gli interventi dei rappresentanti degli Ordini e degli Albi professionali, nonché di esponenti del mondo della politica locale particolarmente attenti alle tematiche del lavoro.

La presentazione del Professional Day è avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti di gran parte degli Ordini professionali modenesi. “Nella provincia di Modena si stima che l’apporto all’economia locale fornito dagli iscritti ad Ordini ed Albi professionali – in qualità di fornitori di servizi qualificati per le imprese, la pubblica amministrazione e i cittadini – sia pari al 15% del Pil prodotto, per un volume d’affari totale di circa 3,5 miliardi di euro” ha affermato Pietro Balugani, presidente del Comitato Unitario delle Professioni di Modena. “Questi dati certificano in maniera inequivocabile il ruolo fondamentale svolto dai professionisti, che non possono essere sbrigativamente liquidati come semplici lobbysti, tesi soltanto a difendere i propri interessi. Da troppe parti si indica nei professionisti uno dei mali del nostro Paese: noi siamo certi invece che il sistema ordinistico costituisca una risorsa strategica per la nostra economia. Siamo i primi a comprendere la necessità di una riforma dell’attuale impianto normativo, ma chiediamo che le nostre richieste e le nostre proposte diventino oggetto di un dialogo diretto e concreto con i rappresentanti della politica. Temi fondamentali quali la regolamentazione dell’accesso alla professione, la presenza di soci di capitale nelle società di professionisti, la vigilanza sul corretto operato degli iscritti e sulle norme deontologiche non possono essere calati d’imperio ma devono essere affrontati con spirito costruttivo ed in modo organico per giungere ad una soluzione condivisa”. Nicolino D’Autilia, presidente dell’Ordine dei Medici di Modena, ha dichiarato: “E’ ora di finirla con una visione dei professionisti come ‘polli da spennare’ quando, invece, essi hanno sempre rappresentato una risorsa per il Paese. I professionisti investono in prima persona, assumono personale e non dimentichiamo che buona parte del loro lavoro viene svolto per agevolare i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione”. Parole forti anche quelle pronunciate da Uber Trevisi, presidente dell’Ordine modenese degli Avvocati: “In Italia stiamo assistendo ad una grande mistificazione, finalizzata a far credere all’opinione pubblica che i mali del Paese siano in gran parte ascrivibili alla presenza delle professioni regolamentate. Ciò è assolutamente falso, in quanto gli iscritti agli Ordini professionali sono persone serie, preparate, che investono in formazione e il cui operato è soggetto a costanti controlli”. Nell’intervento di Roberta Sighinolfi, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, sono stati evidenziati due dati particolarmente significativi: “Il numero degli iscritti su base nazionale è in costante crescita da diversi anni, segno che la liberalizzazione tanto invocata è già realtà. Inoltre non dimentichiamo che più del 30% dei professionisti italiani sono donne, il che rappresenta un fattore positivo di crescita e di realizzazione”.

Il programma ufficiale della parte nazionale del Professional Day prevede l’intervento di diversi presidenti di Ordini e Collegi professionali nonché delle Casse di previdenza dei professionisti; i lavori saranno moderati da Tiziana Ferrario (giornalista del TG1) con la collaborazione di Ferruccio De Bortoli (direttore del Corriere della Sera), Isidoro Trovato (giornalista economico del Corriere della Sera) e Ignazio Marino (giornalista di Italia Oggi). Il parterre dei politici invitati a partecipare comprende i presidenti di Camera e Senato, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio dei Ministri, prof. Mario Monti, ministri quali Paola Severino (Giustizia) e Corrado Passera (Sviluppo Economico), nonché il sottosegretario Antonio Catricalà. Durante la diretta saranno garantiti gli interventi con le Assemblee territoriali attraverso interviste e collegamenti multimediali. La conclusione della manifestazione è prevista per le ore 13. Oltre che nelle sedi territoriali collegate in diretta, sarà possibile seguire l’evento anche sul canale 507 di Sky e su www.corriere.tv.