La regina degli ‘alias’ è
una giovane croata specializzata in furti in appartamento che in
cinque anni ha collezionato ben 75 nomi diversi pur di sfuggire
alla giustizia. Nomi, date e luoghi di nascita che cambiavano
ogni volta, ma tutti riconducibili a Manuela Levak, nomade di 24
anni che sotto le sue differenti identità ha collezionato anche
la bella somma di oltre 20 anni di carcere per reati contro il
patrimonio.


Sono stati i carabinieri Castellarano a scoprire che c’era
lei, ancora lei e sempre lei dietro quei falsi nomi, cinque dei
quali raggiunti da altrettanti provvedimenti restrittivi anche
per condanne passate in giudicato. Nell’ottobre scorso avevano
infatti fermato una certa Valentina Levak per guida con patente
contraffatta e poi l’avevano denunciata in stato di
irreperibilità per il reato di false generalità in seguito ai
controlli sulle impronte digitali. Quando nei giorni scorsi la
giovane croata è stata arrestata a Rubiera per un furto in
appartamento, per pura coincidenza sono stati gli stessi
carabinieri di Castellarano a inviare al carcere di Reggio
Emilia i cinque provvedimenti restrittivi da notificare alle
‘latitanti’. Le impronte hanno permesso di capire che le varie
donne in realtà erano una sola e di ripercorrere l’intera
storia delittuosa di Manuela Levak, racchiusa in oltre 15 pagine
di ‘precedenti’ dattiloscopici che hanno rivelato le sue 75
differenti false identità, per cinque delle quali pendevano
provvedimenti della magistratura di Venezia (oltre 8 anni di
reclusione), Belluno (10 anni e 6 mesi), Macerata (oltre due
anni), ancora Venezia (sei mesi) e un ordine di custodia
cautelare emesso dal Gip di Belluno per furti in appartamenti di
Pieve di Cadore, Cortina e Auronzo.