Il Centro per le famiglie dell’Unione Tresinaro Secchia promuove l’iniziativa “reti familiari”: un progetto di accoglienza «leggera», per fare incontrare famiglie e individui desiderosi di rendersi utili e spendersi per gli altri, con quei nuclei famigliari, o madri con bambini, che si trovino in stato di difficoltà o isolamento sociale. Le famiglie non sono solo portatrici di bisogni, sono anche risorse da spendere sul territorio, quindi occorre farle incontrare per promuovere il senso di appartenenza a una comunità che cresce, grazie al contributo di ognuno.
Si incentiva la solidarietà tra famiglie, attraverso una relazione di aiuto “leggera”: l’accoglienza, da parte di una famiglia o di una singola persona, di un nucleo -o di una madre con il suo bambino- che si trovano in difficoltà, per offrire aiuto attraverso interventi mirati. Si può offrire il supporto organizzativo della famiglia, accogliendo a casa un bambino in un particolare momento della giornata, accompagnandolo a scuola, dal dentista, a fare sport; offrendogli aiuto didattico nello svolgimento dei compiti; offrendogli opportunità ricreative; o anche, semplicemente, incontrando la mamma da sola e chiacchierare, dandole supporto e ascolto.
Il Centro per le famiglie intende attivare ciò che una volta nasceva spontaneamente, per favorire una reciprocità nella relazione e la gestione autonoma fra le famiglie. Il centro cura gli aspetti formali del progetto, attraverso la compilazione di una scheda dove si dichiara il tipo di bisogno o la disponibilità offerta, prepara l’incontro, attiva le misure assicurative che tutelino gli interventi, e infine offre uno spazio per favorire lo scambio di di riflessione tra le famiglie che si propongono per queste reti di aiuto.
L’iniziativa sarà avviata nei Comuni di Scandiano e Casalgrande a carattere sperimentale. Il Centro ha coinvolto la scuola dell’infanzia e la scuola primaria dei due territori, e incontrerà le associazioni sportive e i cittadini dei quartieri di nuova formazione, per presentare il progetto.
«È assolutamente di valore -ha ricordato l’assessore alla persona del comune di Scandiano Alberto Pighini- l’idea di raccogliere tra le famiglie la volontà di partecipare a questo progetto di sollievo e accompagnamento tra nuclei famigliari; del resto, intercetta una disponibilità che sul nostro territorio è già consolidata anche attraverso altre esperienze, e razionalizza percorsi informali che già esistono. Le risorse non solo economiche vanno trovate nella comunità mediante la disponibilità delle persone a interagire con chi magari anche per una sola fase, si trova in difficoltà: non possiamo pensare di affidare solo a percorsi istituzionali situazioni di difficoltà, soprattutto se non necessitano di interventi particolarmente strutturati».
Per l’assessore al Sociale di Casalgrande, Caterina Mammi: «È importante promuovere nuove forme e modalità di “accoglienza solidale”, mediante percorsi innovativi di solidarietà a misura di bambino e famiglia. Il progetto nasce dall’esigenza di supportare famiglie che in particolari momenti della loro vita si trovano in situazioni di incertezza, non riescono ad affrontare serenamente e positivamente le difficoltà della vita quotidiana, sono in affanno per problemi contingenti, per difficoltà che le risorse individuali non permettono di superare, per fragilità personali di uno o più individui. In tali situazioni è importante poter contare sulla solidarietà di famiglie che hanno risorse e serenità da offrire, che hanno spazio affettivo e di tempo per accogliere chi è in difficoltà, per aiutare una famiglia alle prese con i problemi quotidiani».