I circoli Legambiente Setta Samoggia Reno, Imola Medicina e Legambiente Turismo organizzano in collaborazione con Volabo e il Museo del Patrimonio Industriale e con il patrocinio del Comune di Bologna il progetto “L’acqua tra passato e futuro”.

A partire da Marzo, su tutto il territorio della Provincia di Bologna, verranno realizzate una serie di iniziative pubbliche (conferenze, incontri, mostre fotografiche, visite guidate) sui temi legati all’acqua: fonte vitale per le attività umane, via di comunicazione, paesaggi ricchi di storia e natura. Un progetto che mira a recuperare la storia e le eredità dei territori della provincia di Bologna e soprattutto il legame tra uomo e risorsa idrica.

“Riscoprire la storia, recuperare l’identità dei luoghi – ha dichiarato Yuri Rambelli, responsabile del progetto per Legambiente Turismo – è un ottimo strumento per coinvolgere i cittadini nel ripensamento dei territori in cui vivono, per renderli più vivibili e partecipati. Con questo progetto vogliamo proseguire l’azione intrapresa negli ultimi anni, con la realizzazione di materiali informativi, visite guidate, mostre, e altre iniziative di valorizzazione che facciano scoprire, o meglio riscoprire, a turisti e cittadini l’immenso patrimonio storico/culturale/naturalistico rappresentato dalle vie d’acqua e dai manufatti idraulici.

Il progetto riprende e sviluppa le azioni già realizzate da Legambiente a Bologna con il progetto “Alla scoperta della Bologna Storica”, che ha visto anche la realizzazione di 2 documentari, sulle mura della città di Bologna e sul sistema dei canali.

La prima azione, che partirà il 7 marzo a Porta Galliera è un corso di formazione storico/naturalistica (il programma), una serie di lezioni (GRATUITE) per conoscere il territorio della Provincia di Bologna e i suoi aspetti: i paesaggi montani, la storia delle città, la flora, la fauna, le vie di comunicazione, i manufatti idraulici (acquedotti, chiuse, mulini e canali).

Altra azione che sta prendendo vita in queste settimane è il censimento delle fontane pubbliche della “bassa bolognese”: negli ultimi anni si è infatti diffusa in numerose città (piccole e grandi) l’idea di (ri)-installare punti d’acqua nei principali luoghi pubblici, soprattutto grazie all’impegno di diverse associazioni di cittadini per rieleggere la funzione della fontanella a patrimonio da salvaguardare e come diritto di tutti, per riscattarla dal non uso e rivestirla della sua dignità storica ed estetica. Scopo dell’azione è perciò recuperare l’idea dei punti d’acqua come luogo di aggregazione e di sensibilizzazione sul tema del consumo, facendo coincidere l’immagine della fontanella con quella di una società attenta alla gestione quotidiana delle risorse.

All’inizio della primavera inoltre partirà un’attività di censimento delle specie arboree lungo il canale Navile, un piccolo ma significativo corridoio ecologico che collega il Centro di Bologna con la pianura, fino a ricongiungersi con il fiume Reno nei pressi di Malalbergo. Importante via di comunicazione fino alla metà del secolo scorso, una volta perduta la sua funzione primaria ha però mantenuto gran parte dell’aspetto originario. In particolare il canale è interessante, oltre che per la sua storia e i manufatti ancora esistenti (chiuse e altre infrastrutture idrauliche) per gli aspetti naturalistici, dato che soprattutto nei pressi della città di Bologna rappresenta una “linea verde”, una riserva di biodiversità facilmente accessibile che parte dal Parco di Villa Angeletti, nei pressi della stazione ferroviaria, e che presenta molte caratteristiche tipiche di un’area naturale. Il censimento delle specie arboree consentirà di realizzare un pratica guida che servirà da riferimento a turisti e cittadini che vorranno “esplorare” questa importante eredità del territorio bolognese.

Nei mesi successivi e fino all’autunno verranno inoltre realizzate una serie di visite guidate a questi luoghi, dal parco della Chiusa di Casalecchio, fino alla città di Bologna e poi ai territori della Bonifica.

Per informazioni: www.legambienteonline.it