La procura di Bologna ha inviato cinque avvisi di garanzia per l’incidente avvenuto il 28 gennaio scorso nella galleria Sparvo, uno dei tunnel della Variante di valico tra Bologna e Firenze, in cui è rimasto ferito un operaio che ha poi perso una gamba. Per tutti, le ipotesi di accusa sono di lesioni colpose gravissime.

Il provvedimento, tecnicamente un atto dovuto per poter nominare propri consulenti di parte in vista degli accertamenti tecnici, sono stati notificati alla società che sta effettuando i lavori nella galleria Sparvo, come persona giuridica; a un ingegnere referente dell’attività tecnica delle frese usate per scavare; al responsabile e al vice responsabile del cantiere; all’operatore che era sulla fresa al momento dell’incidente.

L’indagine è coordinata dal pm Massimiliano Rossi e dal procuratore aggiunto Valter Giovannini. A suo tempo la Procura aveva anche sequestrato la gigantesca apparecchiatura, denominata ‘Martina’, utilizzata per scavare la galleria. Provvedimento seguito dal dissequestro autorizzato su ricorso della stessa impresa che ha ripreso l’attività seguendo le prescrizioni della Asl.

Ora gli inquirenti dovranno verificare la dinamica esatta dell’incidente con un occhio alle direttive in tema di sicurezza impartite. Probabilmente faranno anche una simulazione dell’incidente per capire se il lastrone che ha investito l’operaio era correttamente agganciato con le quattro catene di sicurezza.