Il Teatro Duse arricchisce la sua proposta di teatro di impegno civile della stagione 2011-12 con un incontro-dibattito sul tema della criminalità: domani, martedì 21 febbraio alle ore 17,30 sarà presente Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia e interverranno Virginio Merola, sindaco di Bologna e Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Dopo aver ospitato gli spettacoli “Gomorra” tratto da Roberto Saviano e “Per non morire di mafia” con Sebastiano Lo Monaco, tratto dall’omonimo libro di Pietro Grasso, il Teatro Duse continua a proporre un percorso di eventi e iniziative su tematiche di impegno civile e di attualità, con lo scopo di coinvolgere le nuove generazioni e produrre spunti di riflessione per tutta la cittadinanza.

L’occasione, darà la possibilità a Pietro Grasso di approfondire le tematiche care alla sua vita e al suo impegno civile e professionale, anche attraverso la presentazione dalla sua nuova ricerca di stampo giornalistico “Soldi Sporchi”, scritta a quattro mani col giornalista di Repubblica Enrico Bellavia. All’incontro-dibattito, aperto gratuitamente al pubblico, col sindaco Merola e l’assessore Mezzetti parteciperà inoltre Stefania Pellegrini, docente della Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bologna.

“Soldi Sporchi” è un’illuminante analisi che presenta tutte le storie, le informazioni e considerazioni utili per comprendere fino in fondo l’entità di quella che è diventata una delle minacce più insidiose al sistema economico mondiale.

Avvincente nel racconto, sconvolgente per molti dati inediti, è il primo libro che tracci una mappa completa del riciclaggio e delle sue rotte, dai paradisi fiscali ai sistemi più artigianali, svelando la rete di complicità e le falle delle misure adottate per contrastare un fenomeno che, per dimensioni e pervasività, costituisce una minaccia all’intero sistema economico mondiale. Un viaggio lungo cinque continenti sulle tracce dei più imponenti investimenti finanziari compiuti dai cartelli criminali di tutto il mondo.