Avviare una campagna d’informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, “con l’obiettivo di impedire l’avvio dei lavori del People Mover mediante la piu’ ampia mobilitazione di coloro che sono contrari a questo progetto e vogliono sia completato il Servizio ferroviario metropolitano, attraverso manifestazioni di lotta civile e democratica, fino alla presenza attiva nei cantieri”. E’ l’impegno preso ieri sera al termine dell’assemblea convocata dal comitato ‘No People Mover’ di Bologna che si batte contro il progetto di costruzione della monorotaia sopraelevata che dovrebbe collegare la stazione del capoluogo emiliano all’aeroporto ‘Marconi.

L’assemblea e la conseguente promessa di ostacolare l’avvio dei cantieri giunge all’indomani dell’ok del Comune al progetto esecutivo.

Un progetto il cui amento dei costi, secondo il comitato, “e’ da capogiro: ben oltre il 20% di quanto previsto all’aggiudicazione della gara da parte di Ccc”. Insomma, rimarcano i cittadini contrati all’infrastruttura, si tratta di “costi stratosferici per un’opera che appare sempre piu’ inutile e dannosa” specie “se contemporaneamente vengono fortemente ridimensionati i lavori relativi al Servizio ferroviario metropolitano”.