La posizione assunta dal Governo in Aula al Senato, per bocca del Sottosegretario agli Interni De Stefano mette a rischio la certezza e la regolarità delle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno milioni di elettori.

Per questo ho definito in Aula vergognosa la risposta del Governo circa la situazione creatasi a Trevi dove il Tar dell’Umbria ha annullato le elezioni e ha inviato un commissario perchè l’esito è stato determinato dall’aver ammesso al voto ad urne aperte 30 rumeni che non si erano iscritti nelle liste elettorali 30 giorni prima, come la legge prevede, determinando così l’esito delle elezioni deciso da 14 voti di differenza.

Secondo il Governo, viceversa, il termine di 30 giorni sarebbe semplicemente ordinatorio e non perentorio, potendo i comunitari residenti in Italia esercitare il diritto di voto all’ultimo momento anche se non risultano iscritti nelle liste elettorali, la conseguenza è che centinaia di migliaia di comunitari potranno votare senza che i candidati siano a conoscenza da chi è composto il corpo elettorale della loro città, scomparendo così ogni certezza della platea dei votanti a cui i candidati possono rivolgersi per svolgere la loro campagna elettorale.

(Sen. Carlo Giovanardi, Membro dell’Ufficio di Presidenza del Pdl)