«Non abbiamo firmato l’ipotesi di accordo perché il percorso imposto dalla Fiom, e accettato dall’azienda, non è coerente con l’accordo confederale su rappresentanza e rappresentatività firmato il 28 giugno 2011 da Cgil-Cisl-Uil nazionali». Il sindacalista della Fim-Cisl, Carlo De Rosa, motiva così la posizione del sua sigla rispetto al rinnovo dell’integrativo aziendale della Poclain Hydraulics Industriale srl di Castelfranco Emilia. «Per la Fiom continua a essere valido solo il contratto nazionale unitario del 2008, scaduto il 31 dicembre 2011. Eppure – argomenta De Rosa – , pur disconoscendo il successivo CCNL firmato il 15 ottobre 2009 da Fim e Uilm, ne incassa l’aumento contrattuale sulle quote dei suoi iscritti. Dov’è la coerenza? – chiede il sindacalista Fim – Quanto all’azienda, riteniamo scellerata la scelta di accettare in toto le proposte Fiom, che di fatto ci escludono dal tavolo. A fronte di accordi futuri eventualmente separati, infatti, l’azienda si troverà costretta ad applicarli senza poter porre veti di nessun genere». De Rosa aggiunge che la Fim applica da sempre gli accordi confederali e i relativi percorsi di approvazione, mentre la Fiom non rispetta un accordo sottoscritto dalla sua confederazione – la Cgil – e convalidato a larga maggioranza.