Venerdì 27 gennaio, Giornata della Memoria, alle 21 si terrà presso la sala consiliare del castello di Formigine la conferenza dal titolo: “Formigine-Auschwitz per non dimenticare”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Formigine, assieme all’Istituto Storico di Modena e all’Associazione di Storia Locale “Ezechiello Zanni”, in collaborazione con le Associazioni combattentistiche e partigiane e la Cantina sociale di Formigine.

Gli interventi di Claudio Silingardi (direttore dell’Istituto Storico di Modena), Francesco Bernabei, Germana Romani e Francesco Gherardi (Associazione di Storia Locale) verteranno sull’illustrazione della comunità ebraica modenese dalle leggi razziali alla deportazione, con particolare riferimento al ghetto di Formigine e alla figura di Eugenio Guastalla.

Nato a Modena nel 1866, Guastalla nel 1920 diventa presidente della Cantina sociale di Formigine. Scrive Silingardi: “Tale ruolo è significativo perché caratterizza l’impegno nel rinnovamento dell’agricoltura e delle produzioni ad essa legate di una parte della comunità ebraica modenese: è il caso, ad esempio, di Gino Friedmann, fondatore di quella di Nonantola nel 1913 e di Isacco Namias, fondatore di quella di Soliera. Dopo l’8 settembre 1943, Guastalla si rifugia a Formigine per sfuggire alla cattura da parte della polizia italiana e tedesca. Nel gennaio del 1944 la sua azienda agricola di Casinalbo viene sequestrata dalla Prefettura e, assieme ad altre proprietà di ebrei, data in gestione ad un amministratore fascista. Catturato dalla polizia italiana il 5 luglio 1944, viene portato nel campo di concentramento di Fossoli. Un tentativo di impedire la sua deportazione è messo in atto dalla questura di Modena (dove operava Francesco Vecchione, capo di gabinetto del questore, e salvatore di decine di ebrei modenesi), che si appella alla legge italiana che esclude dall’invio nei campi di concentramento gli ebrei di età superiore ai settant’anni o ammalati gravi. La risposta del comandante della Sicheheitpolizei (Polizia di sicurezza) di Bologna è che la deportazione avveniva «non in rapporto all’ordinanza italiana, ma in seguito [ad una sua] specifica e speciale istruzione [e che era sua] facoltà dare in casi speciali nell’interesse stesso e sveltimento del servizio generale». Eugenio Guastalla è deportato da Verona ad Auschwitz il 2 agosto 1944 (quindi è uno degli ultimi a lasciare il campo di Fossoli, chiuso proprio in quei giorni) con il convoglio ferroviario n. 14. È ucciso nelle camere a gas di Auschwitz al suo arrivo nel campo di sterminio, il 6 agosto 1944”.

All’iniziativa parteciperanno anche il sindaco Franco Richeldi, il presidente del Consiglio comunale Guido Gilli, il presidente di ANPI Formigine Maurizio Ferraroni e il presidente della cantina sociale di Formigine Alberto Vaccari. Modera Mario Agati, assessore cultura Comune di Formigine. Musiche a cura di Sandro Gibellini.