Questa mattina l’udienza presso la Corte d’Appello di Bologna per Anna Giulia, la bambina di Reggio Emilia che è stata allontanata dai genitori più di tre anni fa, si è risolta in un nulla di fatto ed è stata rinviata al 29 marzo, apparentemente per dei motivi procedurali.

“Secondo noi una bambina non è un pacco postale e non è accettabile rimandare di quasi tre mesi il congiungimento con i suoi genitori per dei motivi procedurali. Ci auguriamo che nel frattempo venga per lo meno concesso alla bambina di poter vedere i suoi genitori,” dichiara il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus. Molta delusione e commenti critici anche sul gruppo facebook “Insieme per Stella” che raccoglie oltre dodici mila persone che si battono affinché Anna Giulia possa tornare in famiglia. Le critiche del gruppo sono rivolte principalmente alla tutrice della bambina che recentemente si sarebbe persino rifiutata di rispondere alle richieste di informazioni da parte della procura e dei servizi sociali. In particolare è stato biasimato l’attaccamento della tutrice alle “350 pagine” della perizia.

Nel frattempo continuano i preparativi per la manifestazione di protesta “RIDATECI I NOSTRI FIGLI!” indetta da Italia Garantista, dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus e dal gruppo facebook “Insieme per Stella”, con il sostegno di GESEF (Genitori Separati dai Figli, che si terrà sabato 14 gennaio alle 11.30 davanti al Tribunale dei Minori di Bologna per denunciare il fatto che nel sistema attuale un giudice potrebbe allontanare ingiustamente i bambini dalla famiglia o da uno dei due genitori sulla base di una relazione dei servizi sociali o di una perizia di psicologi e psichiatri: documenti che spesso riportano dei meri punti di vista o non sono supportati da prove oggettive e fattuali. E se poi a queste decisioni superficiali si aggiungono i tempi biblici della giustizia i minori rischiano di rimanere per anni lontani dai genitori. Queste ingiustizie che fanno soffrire migliaia di bambini che non possono più abbracciare e baciare il loro papà e la loro mamma devono finire. Ora basta! Ridateci i nostri figli!

(Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus)