“Il fatto che il discutibile decreto svuota carceri a Modena non avrà effetto perché i detenuti condannati al S. Anna sono per lo più stranieri, quasi tutti clandestini, e quindi senza dimora, conferma il triste primato di Modena capitale dei clandestini e il gravissimo impatto economico, sociale e di ordine pubblico, che questo triste record ha sulla parte sana della società. Basta pensare che se il carcere di Modena avesse percentuali di immigrati anche solo nella media nazionale, ovvero 1 su 3 anziché più di 2 su 3, la casa circondariale modenese non avrebbe i problemi di sovraffollamento che invece ha e oggi potrebbe anche godere degli effetti, seppur limitati, del decreto svuota carceri”.
Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, rispetto alla percentuale di stranieri detenuti al carcere di Modena.
“Sul decreto svuota carceri del governo Monti nutro una marea di perplessità. Rischia di rendere la vita più complicata alle Forze dell’Ordine e meno sicura per gli italiani. Mi auguro quindi che in Parlamento sia profondamente modificato. Ma quello che emerge anche da questo provvedimento è che a Modena l’immigrazione non può essere considerata solo una risorsa ma anche un problema. La tanto integrazione sociale sbandierata dal PD c’è solo sulla carta dei comunicati stampa. Altro che battaglia per regalare il diritto di voto e la cittadinanza agli immigrati. Queste sono battaglie ideologiche di una sinistra che fa di tutto per nascondere l’allarme sociale derivante dalla percentuale abnorme di stranieri richiamati sul territorio dalle politiche pro-immigrati della sinistra che hanno creato negli anni, e continuano a creare, enormi sacche di povertà, di degrado, di disintegrazione sociale e, conseguentemente, di illegalità. La cartina al tornasole che il carcere di Modena rappresenta sulla allarmante presenza di stranieri e clandestini in città, speriamo faccia aprire gli occhi alla sinistra rispetto all’altra faccia della medaglia delle sbandierate politiche multiculturali”.