«L’apprendistato e il tirocinio possono essere inseriti tra gli strumenti che contribuiscono ad aumentare la capacità di inserimento nel mercato del lavoro e a contrastare in particolare la disoccupazione giovanile. Per questo il sistema territoriale ha il dovere, oggi più che mai, di investire in queste tipologie di contratto che possono garantire sia la formazione che la necessaria copertura contributiva di chi entra nel mondo del lavoro». Lo ha affermato Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione, intervenendo, mercoledì 9 novembre, al convegno “Apprendistato e tirocini: nuove opportunità per imprese, pubblica amministrazione e professionisti” che si è svolto alla Fondazione Marco Biagi di Modena con l’obiettivo di riflettere sui cambiamenti nel sistema della formazione professionale introdotti con il testo unico sull’apprendistato e con il decreto legge 138 del 2011 sul tirocinio.
Partendo dal presupposto che gli enti locali non hanno potere legislativo in questo ambito, l’assessore Ori ha però osservato che si possono trovare i mezzi per promuovere e incentivare l’apprendistato come contratto unico di inserimento nel mercato del lavoro, disincentivando nello stesso tempo altre forme contrattuali come il contratto a chiamata o le collaborazioni coordinate e continuative che spesso sostituiscono le assunzioni a tempo indeterminato. «Stiamo quindi proponendo alla Regione – ha annunciato Ori – un percorso per reinterpretare la legge 138/2011 che limita l’uso dei tirocini per arrivare invece a pensare a questo tipo di contratto, che è fondamentale strumento di raccordo tra università e mondo del lavoro, come strumento di inserimento lavorativo».
La Regione Emilia Romagna, dunque interverrà nella regolamentazione dei tirocini non curriculari e per l’inserimento e reinserimento lavorativo in favore di disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità, e inoccupati. In attesa della nuova normativa regionale i servizi provinciali per il lavoro promuovono tirocini in favore di neo diplomati e neo laureati entro i 12 mesi dal conseguimento del titolo di studio, disabili e soggetti svantaggiati.