“La situazione è sotto controllo; allo stato attuale non c’è alcun rischio per la popolazione. Stiamo continuando a monitorare lo scavo della galleria ed eventuali danni alle abitazioni saranno risarciti”. E’ quanto ha dichiarato oggi Gennarino Tozzi, Condirettore Generale Sviluppo Rete di Autostrade per l’Italia, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sui lavori della Variante di Valico in A1 e in particolare sullo scavo della galleria Val di Sambro.
“A conferma della nostra attenzione massima nei confronti della popolazione – ha spiegato Tozzi – abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa, già operativo, con la Regione Emilia Romagna, il Comune di San Benedetto Val di Sambro e l’Osservatorio Ambientale e Socioeconomico che prevede un’azione di monitoraggio, prevenzione e controllo molto accurato da parte di un gruppo di lavoro composto da tecnici e professori universitari. L’obiettivo di questa iniziativa – ha proseguito Tozzi – è salvaguardare e tutelare in modo preventivo la sicurezza delle persone garantendo anche il rimborso sia per i disagi causati dalle eventuali delocalizzazioni che per tutti i danni che si dovessero verificare in conseguenza dello scavo della galleria Val di Sambro”.
Prima dell’avvicinamento dello scavo della galleria, sono state mappate fessurazioni preesistenti su 41 fabbricati a conferma di una situazione geologica già compromessa. Autostrade per l’Italia ricorda che al momento sono stati interessati dalla delocalizzazione soltanto 3 fabbricati per un totale di 7 famiglie. Il primo, con 2 famiglie, peraltro già fortemente compromesso, ha subito ulteriori spostamenti e fessurazioni che ne hanno inibito l’utilizzo. “Per questo motivo – ha spiegato Tozzi – a queste 2 famiglie abbiamo già formulato una proposta di liquidazione”.
Gli altri 2 fabbricati con 5 famiglie, invece, sono stati sgomberati solo in via cautelativa in considerazione del forte stato di degrado preesistente anche se non hanno subito ulteriori lesioni significative oltre a quelle già presenti. “In ogni caso – ha aggiunto Tozzi – a tutti vengono riconosciuti i costi del disagio”.
Anche la scelta del tracciato non è stata casuale. La progettazione di questa galleria è il risultato di un lavoro di anni che ha coinvolto professionisti del settore e che ha ottenuto tutte le autorizzazioni previste, comprese quelle del ministero dell’Ambiente, delle
Infrastrutture, dell’Anas, della regione Emilia Romagna, della locale comunità montana e degli altri enti territoriali coinvolti. “L’idea di pensare a una variante di tracciato – ha aggiunto Tozzi – comporterebbe difficoltà tecniche, economiche e di tempistica assolutamente onerose per l’intera economia del Paese che rischierebbe di non risolvere l’attuale problema dell’attraversamento appenninico non prima di ulteriori 5-10 anni. Credo che sia evidente a tutti l’importanza strategica dell’infrastruttura che stiamo realizzando. Lo stato avanzamento lavori è quasi all’80% e questa galleria rappresenta l’ultima opera da realizzare per la definitiva apertura al traffico di tutta la Variante di Valico, un’opera fondamentale per la viabilità Nord-Sud del Paese attesa da decenni”.
In virtù della complessità delle opere che si stanno realizzando, tutte le attività che vengono svolte sulla Variante di Valico sono costantemente monitorate e controllate dall’Osservatorio Ambientale e Socioeconomico che è composto da rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte nella realizzazione dei lavori.
Ogni giorno, sul tratto appenninico dell’A1 transitano mediamente 89mila veicoli e 25mila mezzi pesanti e gli incidenti sono quasi il doppio della media del resto della rete gestita da Autostrade per l’Italia. “E’ un’infrastruttura – ha spiegato ancora Tozzi – ormai datata e che non riesce più ad assorbire gli attuali volumi di traffico”.
L’esperienza passata dimostra che nei tratti già potenziati della rete di Autostrade per l’Italia, dopo oltre un anno dall’apertura al traffico, il tempo perso totale è diminuito dell’80%, il tasso di mortalità del 40%, quello di incidentalità del 35% e l’indice di inquinamento acustico e ambientale del 20%. ”Sono convinto – ha concluso Tozzi – che per la Variante di Valico queste percentuali saranno ancora più ampie”.