“La manovra economica del Governo colpisce il Comune di Modena sia sul versante della spesa corrente, cioè dei servizi ai cittadini, che su quello della spesa in conto capitale, cioè degli interventi necessari alla città. Come purtroppo avevamo previsto, la situazione è gravissima”. Alvaro Colombo, vice sindaco e assessore comunale al Bilancio, commenta così lo studio Anci-Ifel diffuso ieri a Roma sugli effetti del provvedimento nelle principali città italiane.

“Anche se il quadro non è ancora definitivo, a Modena viene chiesto, nel solo 2012, un contributo complessivo di minori risorse per gli investimenti e servizi locali di oltre 31 milioni di euro, di cui 21,9 milioni per il saldo obiettivo – quasi 25 volte più alto rispetto al 2010 – del patto di stabilità e oltre 10 milioni per tagli ai trasferimenti”. Ciò si traduce in una quota pro capite di 174 euro per abitante, superiore di quasi il 36% alla media nazionale (128 euro per abitante).

“I tagli – prosegue Colombo – non tengono inoltre conto della riduzione dei trasferimenti regionali a sostegno delle politiche sociali, da noi calcolati in oltre 1,3 milioni per il 2012, derivanti dai minori trasferimenti statali destinati alla Regione Emilia-Romagna; già lo scorso anno vi erano stati oltre 2 milioni di tagli statali ai fondi sociali nazionali e regionali. E’ una scelta politica che nasce da lontano, se si considera che dal 2008 le risorse destinate ai fondi sociali sono passate da 2,5 milioni ai 538 milioni del 2011, con una riduzione di circa l’80%”.

Le conseguenze della manovra, attualmente in fase di esame da parte della Giunta, “si configurano comunque gravissime, sia in termini di blocco degli investimenti e dei pagamenti, con evidenti cadute recessive e ostacoli alla ripresa, sia sul terreno della riduzione e ridefinizione dei servizi alla persona”, conclude Colombo.