Nella giornata di ieri è stata recapitata al Presidente Errani e all’Assessore all’Ambiente Freda, una lettera firmata dai direttori dei Parchi regionali in cui si esprime forte preoccupazione sul destino delle aree protette e del personale in esse impiegato.
Legambiente si associa alla protesta ed esprime solidarietà ai dipendenti dei Parchi, lasciati da mesi in uno stato di incertezza sul proprio futuro e senza una prospettiva di indirizzi chiara.
L’associazione ricorda che da mesi si sta sollecitando una risposta della regione riguardo le future forme di gestione dei Parchi, visto che i Consorzi dovranno cessare per legge entro fine anno. Una situazione che va a sommarsi ai numerosi tagli ai bilanci che purtroppo sono stati effettuati negli ultimi anni.
Ma oltre al problema dei bilanci e dell’indeterminatezza sulle forme di gestione, è il senso di abbandono e di mancanza di prospettive politiche a preoccupare di più Legambiente.
“I segnali che ci arrivano dal territorio mostrano che questa situazione di stallo si sta trasformando anche in un indebolimento del ruolo di tutela e di progettualità svolto dai Parchi “ dice Lorenzo Frattini Presidente di Legambiente Emilia Romagna “La situazione dei Parchi oggi appare quella di una nave con un equipaggio senza capitano, e non vorremmo fosse il preludio di un declassamento delle aree protette dalle priorità di Errani e della Freda ”.
Legambiente ricorda infine che i Parchi, oltre a tutelare habitat di pregio ed aver contribuito al ritorno di animali quali l’aquila ed il lupo, in questi anni hanno svolto un ruolo fondamentale di animazione culturale e sociale di aree spesso marginali, come quelle di montagna, portando scolaresche e turisti a visitare quei territori, rilanciando i prodotti e le tradizioni tipiche e spesso creando indotto e posti di lavoro.