Quest’anno a Mirandola ci sono 50 famiglie che hanno presentato domanda per l’iscrizione alle Scuole dell’Infanzia ma che non hanno potuto essere soddisfatte. «Dal Ministero della Pubblica Istruzione – spiega l’Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona, Lara Cavicchioli – non è stata assegnata nessuna insegnante, creando un grave disagio alle famiglie. Come Comune stiamo ora cercando di trovare una soluzione in tempi brevi».
Considerando l’aumento demografico infantile, da anni l’Amministrazione Comunale ha provveduto a mettere a disposizione un’aula per una nuova sezione di scuola per l’infanzia nel capoluogo. Questo investimento si è aggiunto ad un importante impegno economico nella scuola materna di San Martino Spino, con una significativa ristrutturazione. «Sebbene il numero dei bambini esclusi sia costantemente in aumento, nonostante le promesse di favorire la famiglia e le giovani coppie da parte del Governo – prosegue Lara Cavicchioli – non viene assegnata nessuna insegnante regolarmente ed annualmente richiesta dai nostri uffici. Quest’anno sono 50 le famiglie che hanno presentato domanda per l’iscrizione ma che non sono state soddisfatte. L’amministrazione comunale è consapevole che per le famiglie la mancata accoglienza del bambino alla materna creerà problemi di carattere economico, non potendo accettare o mantenere un lavoro. Altrettanto per il bambino viene rimandata l’opportunità di vivere esperienze altamente educative e socializzanti».
Le giovani famiglie di Mirandola centro e di San Martino Spino, i cui figli non accederanno alla scuola per l’infanzia per la scelta governativa che ha tolto alla scuola risorse importanti, necessitano comunque di una sollecita attenzione da parte della comunità nella sua complessità, anche economica e produttiva , che deve sentirsi chiamata a scelte di visione globale sul suo peso sociale investendo anche sulle nuove generazioni. «Avere nuove sezioni a Mirandola e a San Martino Spino – aggiunge l’Assessore con delega alla Pubblica Istruzione – è ciò che le famiglie chiedono a gran voce; l’Amministrazione comunale fa sua questa esigenza e continuerà a fare la sua parte, continuando a premere sul Governo centrale; nello stesso tempo continuerà a costruire soluzioni condivise a questa grave situazione, che deve portare tutti a riflettere su quale futuro stiamo preparando alle nuove generazioni».