Assegnare un numero maggiore di docenti alle scuole modenesi. È questa la richiesta contenuta nell’ordine del giorno, presentato dal gruppo del Pd, e approvato dal Consiglio provinciale di Modena con il voto favorevole del Pd e quello contrario di Pdl e Lega nord.
Il documento, illustrato da Giorgio Siena (Pd), ribadendo che il taglio del numero di insegnanti assegnati al territorio modenese è avvenuto senza tenere in considerazione l’aumento elevato della popolazione scolastica, chiede alla Regione di intervenire sull’Ufficio scolastico regionale perché riveda, accrescendola, la dotazione prevista. Soprattutto, ha spiegato Siena, a fronte di situazioni che richiedono particolare attenzione come «gli istituti professionali dove si svolgerà anche il triennio della qualifica regionale; i tecnici, nei quali è stata sacrificata la didattica di laboratorio, fondamentale per l’indirizzo; i Centri territoriali permanenti, essenziali per la formazione e l’integrazione degli stranieri». E Grazia Baracchi (Pd) ha aggiunto che «se non verrà aumentata la dotazione organica per garantire il tempo pieno e quello prolungato si rischia di non dare risposte alle esigenze delle famiglie, soprattutto nelle zone più difficili come la montagna: non solo a chi ne ha fatto richiesta quest’anno, non si garantiscono neanche le scelte già effettuate».
Per Giovanna Bertolini (Pdl), che ha sottolineato come «il governo abbia già fatto tanto assegnando a Modena il liceo musicale», con gli adeguamenti dell’organico di fatto «si risponderà a tutte le esigenze». Lorenzo Biagi (Lega nord), ha invece rilevato che «chi contesta i tagli del Governo, taglia a sua volta le aziende ospedaliere concedendo quindi ai malati meno diritti che agli studenti».