Entrambi condannati per l’omicidio del consorte, si sposeranno. Sono F.B., modenese di 38 anni condannata all’ergastolo per aver ucciso il marito; e L.Z., 42 di Sassuolo condannato a 18 anni per uxoricidio. Entrambi i delitti avvennero nel 2006: a maggio L.Z., accoltellò la moglie di 36 anni dalla quale si stava separando a Sassuolo. A novembre F.B., con l’amante, accoltellò l’ex marito, a Reggiolo. Provvidenziale per il nuovo legame, un incontro in sala colloqui del carcere di Bologna.
Ora si scrivono e si vedono una volta al mese, e se non subentreranno scogli burocratici, con le pubblicazioni in comune a Modena, potrebbero sposarsi entro la fine dell’estate. Se convoleranno a nuove nozze – con testimoni i volontari che li seguono nelle loro attività in carcere – gli incontri al massimo saranno sei ogni mese, ma non ci sarà nessuna speranza di una vita cossidetta ‘normale’. Per lei la semilibertà, con la buona condotta, potrebbe scattare solo tra 20 anni, lui potrebbe uscire – come limite massimo – nel 2023.