È stato presentato questa mattina l’Accordo Sindacale Provinciale per l’Apprendistato in Alta Formazione, raggiunto da Confapi pmi Modena e le Associazioni Sindacali, CISL e UIL, che da seguito alla firma del protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Facoltà di Ingegneria e la stessa Confapi pmi Modena (del 21 giugno 2010). L’accordo, il primo in Italia posto in questi termini, darà la possibilità, agli studenti che si sono laureati nella triennale di Ingegneria, di iscriversi al corso di laurea specialistica con l’opzione di seguire il percorso di studio di apprendistato in alta formazione. In questo caso la durata del corso di laurea passerà da due a quattro anni e la regolare frequenza a lezioni ed esami sarà affiancata dall’assunzione con contratto part time di apprendistato nelle imprese aderenti alla Confapi pmi di Modena. Gli studenti saranno seguiti da un tutor aziendale e da uno universitario con i quali costruiranno percorso personalizzato al raggiungimento della laurea magistrale.

“Si tratta di un accordo importante e innovativo – ha spiegato Michele Fioraio responsabile dell’area di tutela e sviluppo di Confapi pmi Modena – il primo in Italia posto in questi termini: ne esistono per la laurea triennale e per il post laurea, mentre questo è destinato alla laurea magistrale. In questo modo gli studenti potranno conciliare un normale percorso di studio a un normale rapporto di lavoro in apprendistato. Non si tratta di un contratto a progetto, ma di un’assunzione regolata anche dai CCNL. L’obiettivo è raggiungere la laurea magistrale coniugando strettamente istruzione e lavoro ”.

L’accordo è stato firmato da Uil e Cisl, mentre manca all’appello la Cgil, la quale, come spiegato da Fioraio “ha partecipato al tavolo della trattativa condividendone i contenuti, ma ha poi di fatto negato la firma perché chiedeva un parere preliminare alla regione. Noi abbiamo ritenuto di portare fino in fondo la nostra funzione di agente contrattuale per un accordo innovativo e funzionale anche all’ingresso di giovani nel mondo del lavoro”.

“L’apprendistato in alta formazione è un percorso nuovo che nel futuro prenderà sempre più piede – ha affermato Marcello Tarantino, professore della facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia – abbiamo deciso di applicarlo alla laurea specialistica in ingegneria perché è il percorso dove si da più peso agli aspetti professionalizzanti, ma è volontà del rettore applicarla in futuro a tutti i livelli e a tutte le facoltà. Con la formazione in apprendistato il tempo della laurea magistrale verrà raddoppiato: lo studente verrà retribuito per il suo lavoro in azienda con il duplice vantaggio di non pesare più sul bilancio famigliare e di fare esperienza all’interno delle imprese. Più del 50% dei ragazzi si sono detti interessati, così come c’è un forte interesse già manifestato da parte delle aziende che hanno la possibilità di introdurre al loro interno persone già qualificate creandosi al contempo un contatto diretto con l’università e il mondo della ricerca e dell’innovazione. Faremo possibile per poter partire già nell’anno accademico 2011/2012”.

“L’accordo ha impatto zero sui conti pubblici e su quelli famigliari – ha sottolineato Alberto Zanetti di Uil Modena – e da agli studenti la possibilità di entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale con un contratto dai tempi certi che potrà trasformarsi in un rapporto a tempo indeterminato. È altresì un’opportunità per le imprese di avere personale qualificato che oggi è difficile trovare”.

Pasquale Coscia rappresentante di Cisl Modena ha sottolineato l’interesse per il progetto. “è molto importante – ha affermato – avvicinare scuola e lavoro. Spesso anche i giovani che hanno lauree importanti fanno fatica a tovare un impiego coerente con il loro percorso di studio. Nei centri di impiego di Modena, degli oltre 13mila iscritti, il 50% sono giovani tra i 16 e i 34 anni. Il tema della disoccupazione è di grande rilevanza occorrono azioni di contrasto concrete. Quella dell’apprendistato in alta formazione è una di quelle, volta a creare buona occupazione”.

foto: Tarantino, Fioraio