Il Piano d’ambito del Servizio idrico integrato 2008-2023 è stato approvato dall’Agenzia d’ambito dell’Ato di Reggio Emilia il 26 maggio 2008. Il Piano comprende gli investimenti da realizzare sul territorio con le risorse provenienti dalla tariffa per tutto il periodo di sua validità, prevedendo opere per 480 milioni di euro. All’Assemblea di Ato partecipano, come noto, i 45 sindaci dei comuni reggiani.
L’Agenzia d’ambito aveva provveduto il 20 maggio 2008 a convocare sindacati ed associazioni consumatori per presentare il primo stralcio triennale del Piano, contenente anche le ricadute tariffarie previste. Successivamente – sia in occasione dell’approvazione delle tariffe 2010 sia di quelle del 2011 – Ato e Provincia hanno provveduto a convocare sindacati, associazioni di consumatori ed associazioni di categoria (rispettivamente il 27 novembre 2009 e il 10 febbraio 2011), per aggiornarli su quelle che sarebbero state le tariffe applicate nei due anni e sulla mole di investimenti da realizzare sul territorio, così come previsto dal Piano d’Ambito.
Nonostante fosse stato presentato l’elenco degli interventi del triennio e le tariffe fossero legate agli investimenti dello stesso periodo, Ato e Provincia hanno ritenuto utile aggiornare annualmente gli incontri, segnalando gli eventuali problemi emersi in corso d’opera. In tutti questi incontri la Cisl è stata presente e ha sempre portato un contributo costruttivo alla discussione.
Soprattutto per quanto riguarda il settore idrico, lo spazio di manovra relativo alle tariffe è alquanto limitato in quanto nel Piano d’Ambito è già indicata, in base alla mole di investimenti previsti ed all’ammontare dei costi complessivi riconosciuti, quale sarà la tariffa media di riferimento. Il Piano è stato composto raccogliendo le proposte dei Comuni ch,e attraverso una relazione costante con la cittadinanza e con gli operatori economici, hanno individuato gli investimenti da inserire in tariffa. Tuttavia se la Cisl ritiene corretto organizzare ulteriori momenti di confronto siamo disponibili.
E’ bene ricordare che è grazie a questi investimenti che il territorio reggiano ha acquedotti efficienti, livelli di dispersione tra i più bassi in Italia ed una qualità delle acque elevata, con monitoraggi ben superiori a quanto previsto dalla legge.
Per quanto riguarda invece il settore rifiuti, nel corso del 2011, a seguito dell’incontro organizzato da Ato e Provincia a febbraio per illustrare le strategie di innovazione dei sistemi di raccolta e di smaltimento, sono stati i singoli Comuni ad approvare il piano economico finanziario e la relativa articolazione.
Antonella Incerti – Presidente dell’Assemblea dell’Ato di Reggio Emilia
Mirko Tutino – Assessore all’Ambiente della Provincia di Reggio Emilia