Il bilancio emerge dal XIII Profilo dei laureati presentato da AlmaLaurea al convegno al convegno “Qualità e valutazione del sistema universitario” ospitato dall’Università di Sassari venerdì 27 maggio 2011.
L’indagine ha coinvolto oltre 190mila laureati del 2010 dei 57 Atenei aderenti da almeno un anno al Consorzio Interuniversitario, tra cui l’Università di Modena-Reggio Emilia, e restituisce la documentazione articolata sino al singolo corso di laurea.
I laureati dell’Università di Modena-Reggio Emilia coinvolti nel XIII Profilo dei laureati sono i 2.697 giovani usciti dall’Ateneo nel 2010. Nella sintesi qui riportata viene restituito il profilo di 1.952 laureati di primo livello e di 633 laureati nei percorsi specialistici biennali.
In sintesi emergono performance negli studi consolidate rispetto ai laureati del 2009, migliori di quanto non avveniva prima della riforma soprattutto per quanto riguarda l’età alla laurea, la regolarità e le esperienze di stage.
Dal 2004 al 2010: come cambiano i laureati
dell’Università di Modena Reggio Emilia con la riforma
Per capire gli effetti della riforma è possibile fare un confronto tra il complesso dei laureati di Modena-Reggio Emilia del 2010 e i loro “fratelli maggiori” che hanno concluso gli studi in corsi pre-riforma nel 2004, anno significativo di riferimento. Dal confronto si conferma una figura di neodottore più giovane alla laurea, più regolare negli studi, con maggiori esperienze di stage.
L’età media alla laurea nel complesso dei laureati di Modena-Reggio Emilia del 2010 è di 26,2 anni contro i 26,3 anni dei laureati pre-riforma usciti nel 2004 (e scende ulteriormente a 25,4 anni per i laureati di primo livello 2010). Il valore inoltre è influenzato, in negativo, dalla consistenza dei laureati dell’Università di Modena-Reggio Emilia che si sono immatricolati con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica dei 19 anni: nel 2010 sono stati il 21% nel complesso.
I laureati dell’Università di Modena-Reggio Emilia, nel loro complesso, vengono soprattutto da famiglie dove il titolo accademico entra per la prima volta in casa: il 74% ha entrambi i genitori non laureati. Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, gli effetti positivi sulla regolarità negli studi sono evidenti: i laureati pre-riforma dell’Università di Modena-Reggio Emilia in corso nel 2004 erano il 25% contro il 56% del complesso dei laureati del 2010. In questo caso con differenze tra i cicli di studio: sono in corso 57 laureati su cento di primo livello, quota che sale al 59% tra gli specialistici. Con la riforma crescono notevolmente anche le esperienze di tirocinio e stage che coinvolgevano il 17% dei laureati dell’Università di Modena-Reggio Emilia del 2004 contro il 70% dei laureati 2010 (il 81% dei laureati di primo livello e il 54% dei laureati specialistici). La tendenza al proseguimento degli studi, già elevata prima dell’avvio della riforma (riguardava il 39% dei laureati pre-riforma dell’Università di Modena-Reggio Emilia del 2004), viene confermata in misura maggiore: 51 laureati su cento dell’Università di Modena-Reggio Emilia intendono formarsi ulteriormente dopo aver conseguito il titolo. La percentuale si dilata in modo particolare, raggiungendo il 69%, fra i laureati di primo livello del 2010.
I laureati di primo livello 2010
dell’Università di Modena Reggio Emilia
Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 25,4 anni; la media nazionale è di 25,9. La regolarità negli studi per i laureati di Modena-Reggio Emilia è più elevata della media nazionale: il 57% conquista il titolo in corso (con un 22% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 38% del complesso dei laureati di primo livello. La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 77% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti; è il 68% a livello nazionale.
Il 77% dei laureati di primo livello di Modena-Reggio Emilia ha entrambi i genitori non laureati; la media nazionale è del 75%.
I laureati dell’Università di Modena-Reggio Emilia di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono l’81%, percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale (62,5%). L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 12% laureati di primo livello di Modena-Reggio Emilia (6,5 con programma Ue). La media nazionale è del 10,5% (5,2% con Erasmus). Il 92% dei laureati dell’Università di Modena-Reggio Emilia si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 37% lo è “decisamente”). Nella media nazionale i soddisfatti sono l’86%.
Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 75,5% dei laureati, come nella media nazionale. Una percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Università di Modena-Reggio Emilia, ma cambiando corso (10%). E dopo la laurea? Il 69% dei laureati di Modena-Reggio Emilia intende proseguire gli studi, meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (77%). La gran parte dei laureati 2010 che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica: il 54%.
I laureati specialistici 2010
dell’Università di Modena Reggio Emilia
Performance particolarmente brillanti mostrano i laureati specialistici del 2010 dell’Università di Modena-Reggio Emilia. Che si tratti di laureati di qualità è confermato dalla loro particolare regolarità. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 59% dei casi – ed altri 30 su cento con un anno di ritardo – contro il 47,5% del complesso dei laureati specialistici. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati specialistici dell’Università di Modena-Reggio Emilia del 2010 è di 26,4 anni (la media nazionale è di 27,5 anni); valore che sarebbe ancora inferiore al netto del 21% di studenti che si sono immatricolati con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica.
La votazione finale è, in media, di 105,3 su 110.
I laureati specialistici di Modena-Reggio Emilia, rispetto ai laureati di primo livello, sono favoriti dall’ambiente familiare di provenienza che li vede uscire nel 28% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato.
Nell’esperienza formativa dei laureati specialistici si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 77 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Si riscontra, inoltre, una consistente esperienza di stage, che coinvolge complessivamente 54 laureati specialistici di Modena-Reggio Emilia su cento; a livello nazionale è il 55%.
La quota di chi compie esperienze di studio all’estero è del 16% (10 su cento con Erasmus).
L’esperienza universitaria compiuta con la laurea specialistica risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 42 laureati su cento, altri 50 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 77,5 laureati su cento la ripeterebbero.