Nella seduta del Consiglio Comunale di Fiorano Modenese, svoltasi ieri sera, giovedì 26 maggio, il direttore di Cerform ha presentato l’attività dell’associazione, i dati dell’attività e i punti strategici del 2011, partendo dalla situazione attuale, determinata dalla crisi, nella quale le persone cercano certezze economiche; cercano il primo lavoro o un lavoro alternativo, oppure un lavoro migliore: tutti hanno bisogno di un futuro e di nuove prospettive. Le imprese hanno reagito cercando di tagliare il superfluo e innovando con due valori che emergono come prioritari: il valore umano e l’etica della sostenibilità. La situazione economica ha ancora bisogno di attenzione e di pensare positivo per il futuro, ad esempio trasformando l’accessibilità tecnologica in opportunità professionale. In questo contesto Cerform vuole essere un punto di riferimento per soluzioni formative vincenti, capace di adattarsi ai cambiamenti, unendo competenza, sensibilità, isione prospettiva e sperimentazione.
Illustrando i numeri del bilancio 2010 Paola Careddu ha sottolineato il boom della formazione, con uno sviluppo delle attività per le imprese e per i lavoratori interni alle aziende.
Cerform organizza la sua attività utilizzando denaro ‘pubblico’ e ‘privato’; quello privato è pagato dalle imprese, ma anche quello pubblico soltanto in piccola parte viene dal Fondo Sociale della Comunità Europa; in grande parte viene da Fondimpresa, il più importante tra i fondi interprofessionali per la formazione continua, nato dall’accordo fra Confindustria e sindacati per finanziare la formazione continua delle imprese associate a Confindustria, a qualunque settore economico esse appartengano, e di tutte le aziende che liberamente scelgano di versare a Fondimpresa il contributo dello 0,30% istituito dalla legge n. 845/1978. In questo settore si è assistito ad un cambio di persone che frequentano i corsi; nel passato erano prevalentemente giovani, oggi sono persone senza lavoro o con lavori precari, di tutte le età.
Sul fronte del ‘Progetto apprendistato’, l’attività obbligatoria dei tirocini formativi che completa l’offerta di servizio per l’accesso al lavoro ha consentito a Cerform di formare, nel 2010, 388 apprendisti.
877 sono stati invece i lavoratori interessati da cassa integrazione in deroga che hanno partecipato a percorsi formativi a voucher, con modalità miste, momenti in aula e modalità FAD, formazione a distanza.
Sempre finanziati dai fondi interprofessionali hanno registrato un significativo sviluppo le attività complesse di servizio e formazione, a marchio +FOR, destinate alla realizzazione di piani di formazione aziendali o di gruppo. Le attività sono caratterizzate da dimensioni importanti dei piani, e da una durata di norma annuale delle stesse; possono essere costituite anche da 100 percorsi formativi e mettere in campo centinaia di lavoratori.
Paola Careddu ha poi fornito alcuni dati: sono state 7745 le persone che Cerform ha seguito personalmente, rispetto ai 5928 del 2009 e 5628 del 2008. Percentualmente la ceramica occupa il 36.13% dell’attività di Cerform, un 30,63% è formazione intersettoriale, un 16.71% riguarda altri settori, un 15,21% la filiera ceramica, e, con percentuali inferiori al punto percentuali, seguono le pubbliche amministrazioni, le scuole e il meccano/ceramico per un bilancio complessivo di 3.214.021 euro. Il 32,68% dell’attività è rivolta alle imprese, il 20.17 % alle persone, il 16.71% ai voucher cassa integrati, il 16,09% ai conti formazione dei fondi interprofessionali, il 10,05% all’apprendistato e ai tirocini.
Per il 2011 Cerform si muove in cinque direzione: focalizzazione sull’attività per le imprese, l’apprendistato, l’attesa per la ripresa delle attività rivolta ai lavoratori in cassa integrazione in deroga, progetti di mobilità internazionale come Leonardo e un pensiero alle nuove professioni, quelle ad esempio legate alla green economy.
Nel dibattito seguito alla presentazione i consiglieri comunali Moncia Lusetti (Pd), Francesco Melandri (Pd), Innocenzo Capano (Gruppo Misto), Marco Biagini (Pd), Antonio Grazioli (Gruppo Misto) hanno posto l’accento sulla indispensabilità della formazione, sulla necessità che la formazione possa essere alla portata anche delle microimprese e dell’artigianato, perché nell’attuale situazione di crisi e di chiusura del credito da parte del sistema bancario, sono il settore economico che già soffriva prima ed ora soffre anche di più: Hanno posto domande sulle modalità di verifica e controllo dell’attività svolta, sulla possibilità di accesso da parte di privati cittadini.
Paola Careddu ha spiegato che la fascia di accesso diretto da parte dei giovani postdiploma o di singoli cittadini in corsi non a mercato si è ristretta anche a causa del calo di risorse derivanti dalla Comunità Europea (-40%) dopo l’allargamento e l’ingresso di nuove nazioni. Le regioni, che distribuiscono le risorse comunitarie, hanno dovuto fare delle scelte.
Il sindaco Claudio Pistoni, che è attualmente presidente di Cerform, ha concluso ricordando le iniziative messe in campo dal Comune: la Fabbrica delle Idee, l’Incubatore di Imprese, il festival della green economy, il Progetto Leonardo. Anche Cerform aiuta a individuare nuove strade e nuovi percorsi, tenendo conto che è una associazione che non fa utili e che l’attivo di gestione del 2010 verrà impiegato per lavorare sulle nuove professioni, con la prudenza che Cerform deve avere perché ha superato momenti difficili, come l’improvviso taglio del 40% dei fondi europei.