Di prevenzione e dell’importanza dell’uso precoce della colonscopia si parlerà domani, 7 Aprile, a Reggio Emilia, nella sede dell’Aula Magna Pietro Manodori.

I tumori del colon, che si sviluppano a partire da lesioni benigne nella sequenza “polipo-cancro”, sono ormai sempre più leggibili nelle loro caratteristiche istologiche e genetiche. Intercettare per tempo le lesioni maligne ed impedirne lo sviluppo è l’obiettivo delle tecniche endoscopiche attraverso le quali è possibile la asportazione delle neoplasie del colon-retto, fino alla rimozione di lesioni infiltranti in modo superficiale. Grazie allo Screening del Colon Retto tali lesioni vengono riscontrate con elevata frequenza, ad ulteriore dimostrazione dell’utilità del programma di prevenzione e diagnosi precoce al quale, nella nostra Regione, viene sottoposta tutta la popolazione – maschile e femminile – nella fascia di età 50-69 anni.

Il polipo cancerizzato, esempio di patologia tumorale, è una neoplasia infiltrante superficiale che può essere asportata con la colonscopia operativa, tecnica avanzata e poco invasiva.

Gli specialisti spiegano che, In alcuni casi, la guarigione del tumore avviene anche soltanto attraverso il trattamento endoscopico.

Il convegno, dal titolo “Il” Cancerizzato, ha l’obiettivo di offrire elementi utili all’inquadramento epidemiologico e clinico del polipo cancerizzato. L’evento formativo, organizzato dalla Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, diretta dal dott Romano Sassatelli, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Associazione G.I.S.CO.R. (Gruppo Italiano Screening Colon-Retto).